Carlos Carle'

Opere

Artista Carlos Carle'

Carlos Carlé ha esposto in Galleria Gagliardi dal 1993 al 2015.

Carlos Carlé (1928-2015)

L'opera di Carlos Carlè sotto il profilo del contenuto ha radice in una ricca attitudine di "anàmnesi", di recupero di un passato e di un presente ambedue lontani. Per questo risveglia in noi echi di ricordi di qualcosa che forse non abbiamo conosciuto, di un mondo denso e in un certo modo atemporale. Tale capacità di evocazione esercitata sullo spettatore è propria delle grandi opere d'arte. Come riesce Carlos Carlè a suggestionarci fino a tal punto? La risposta è la stessa che vale per tutti gli artisti che hanno raggiunto lo scopo nella storia dell'arte: fondendo il senso della forma, del colore e della tecnica in queste opere, che hanno a fondamento due primarie figure geometriche: il piano e la sfera. Su di esse lavora le superfici con una grande ricchezza di dettagli. La "pelle" del gràs si converte in un microcosmo nel quale i colori della terra, patinati nei toni grigio antracite o opachi, giocano con il rilievo e a volte con un tono di blu di sorprendente poesia. La dimensione dei pezzi non è estranea al sentimento che suscitano, per il fatto che non solo quelle di grande formatoma anche quelle di piccola misura esprimono un'atmosfera di monumentalità contenuta, controllata, un senso severo e bello che fanno di esse uno dei poli di attrazione della ceramica europea dei nostri giorni. Trinidad Sànchez-Pacheco Direttrice del Museo di Ceramica di Barcellona

Il ceramista Carlos Carlé nasce a Oncativo, in Argentina, nel 1928 e si avvicina alla ceramica presso la fabbrica di refrattari del padre.
Nel 1938 si trasferisce con la famiglia a Buenos Aires dove frequenta lo studio d'arte e di ceramica di Ana Burnichon.
In questi anni inizia a partecipare a mostre e manifestazione in Argentina e in Europa viaggiando così tra Francia, Germania, Danimarca, Olanda, Belgio e Cecoslovacchia.
Si avvicina professionalmente alla ceramica nei primi anni Cinquanta, nel 1954 è tra i fondatori di "Artesanos" gruppo d'avanguardia nella ceramica artistica argentina e nel 1959 fonda il Centro d'Arte Ceramico Argentino
Nel 1961 ottiene una Medaglia d'oro alla Mostra di Ceramica Contemporanea di Praga.
Nella prima metà degli anni Sessanta giunge in Italia e dal 1965 lavora presso la manifattura per la produzione di maioliche artistiche "C.A.S." (Ceramiche Artistiche Solimene) di Vietri sul Mare.
Nel 1967 è premiato al III° Concorso Internazionale per la Ceramica e la Scultura di Rimini
Negli anni successivi compie alcune visite ad Albisola, dove conosce Wilfredo Lam.
All'inizio degli anni Settanta si stabilisce ad Albisola e lavora presso le fabbriche "Ce.As.", "Ceramiche Isola" e "Pacetti".
Nei primi anni Settanta prende a partecipare alle più importanti manifestazioni ceramiche italiane ed europee esibendo i suoi lavori al Concorso Internazionale di Arte della Ceramica Contemporanea di Faenza e alla Biennale d'Arte della Ceramica di Vallauris, in Francia-
Successivamente apre un proprio laboratorio e nel 1972 ottiene una medaglia d'oro al XXX° premio Faenza.
Nel 1976 è Primo Premio alla Rassegna della Ceramica Città di Caltagirone e nel 1981 è premiato dalla regione Calabria, alla II Biennale della Ceramica d'Arte di Reggio Calabria.
Nel 1982 ottiene una targa d'oro al XXII Concorso Internazionale della Ceramica di Gualdo Tadino.
Nel 1986 realizza, su commissione dell'architetto Schizzi, un grande disco in maiolica policroma destinato a decorare un edificio abitativo di Lavagnola, presso Savona.
Nel 1991 è vincitore del Premio Suzzara e negli anni successivi è più volte invitato ad esporre in Giappone
E' di questi anni la realizzazione di alcune opere presso la manifattura albisolese "Fabbrica Casa Museo G. Mazzotti 1903" di Bepi Mazzotti; nel 1999 un suo lavoro entra a far parte delle opere conservate nel Giardino del Museo Mazzotti.
Nel 1997 è tra i docenti del Primo Corso Professionale per Ceramisti in grès, tecnica della quale è maestro e nello stesso anno riceve il premio "Oscar della Ceramica" del Museo della Ceramica Contemporanea di Albissola Marina.
Carlos Carlé muore a Savona nell'Aprile del 2015

La voce della Terra.

Ci sono attimi in cui bisogna fermarsi, saper ascoltare, sentire la voce del cuore; 
ci sono attimi che bisogna saper riconoscere, attimi preziosi in cui le sensazioni si impadroniscono dell'essere e riempiono il cuore, attimi in cui dobbiamo escludere la voce della mente, il rumore del mondo; ascoltare. 
Non guardo le opere di Carlos con gli occhi della ragione, mi piace toccarle come mi piace accarezzare la corteccia di un vecchio albero; ascolto. 
La voce della Terra; 
attraverso le sue opere, Carlos Carlè, permette ad essa di comunicare.  
Di fronte a queste sculture dalle forme primordiali e dalla presenza austera e fiera, mi lascio trasportare dall'emozione ed entro in contatto con la Terra, con i suoi colori. 
Aridi deserti, laghi profondi, polle d'acqua alpina, cortecce di alberi secolari, i colori terribili delle foreste bruciate, le asperità della roccia, eruzioni di vulcani, zolle aspre in campi arsi. 
Queste opere fatte di argilla, acqua e fuoco, parlano di loro stesse, ci attirano a se invitandoci a penetrare nella loro anima. 
Sono sculture che hanno ferite aperte, lacerazioni profonde, come la Terra, ma non si sente un grido di dolore, non c'è sofferenza. 
In esse si avverte il fremito di una vita interiore, di linfa vitale, di dinamismo. 
Opere, seppur segnate, cercano la libertà di un proprio spazio, di una vita propria. 
Opere di così intensa poesia, che mi emozionano profondamente. 
 
Isabella Del Guerra, 2004

 

CARLOS CARLE'
Taormina
Dal Sett. / Sept. al 2005
Maggiori Informazioni

LA VOCE DELLA TERRA
San Gimignano
Dal 21/02/2004 al 14/03/2004
Maggiori Informazioni

Carlo Carle'
Edizioni Gagliardi - 2005
Download PDF - Pag.24