Guido Sgaravatti

Opere

Artista Guido Sgaravatti

Non è facile racchiudere in un termine estetico definitivo la ricca personalità artistica e umana di Guido Sgaravatti: egli è infatti pittore, scultore, disegnatore, grafico in egual misura, di volta in volta concretizzando in forme d'arte diverse il dettato interiore di una unitaria e ben riconoscibile ispirazione figurativa. Se c'è quindi un appellativo atto a suggerire con chiarezza un concetto completo della sua appassionata attività professionale, esso è senza dubbio quello di "Artista", di artista nel senso più pieno e legittimo. Sandro Marini

Guido Sgaravatti 1925 - 2019

 

Guido Sgaravatti, Pittore, Scultore, Grafico nato ad Abano Terme (Padova) nel 1925.

Da 70 anni studia e ricerca nei campi della psicologia e dello yoga, elaborando alcune tecniche di introspezione fondamentali per conoscere se stessi.

Tra queste, la “tecnica del Ritorno” è stata testata su oltre 1500 persone ed ha permesso di raccogliere un’enorme quantità di dati sul funzionamento interiore dell’essere umano.

Nell’ultimo periodo Sgaravatti realizza i “monotipi”, esemplari unici ottenuti con un procedimento grafico di sua invenzione. Le opere raccontano ciò che accade quando si utilizza la tecnica del ritorno per entrare nella 4a Dimensione.

L’esperienza permette di “ritornare” agli eventi traumatici che possono aver bloccato alcuni aspetti della nostra vita, di “scaricare” questi traumi in modo autonomo e non ipnotico, e di “ritrovare” le nostre reali potenzialità.

 

Molte delle sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche e private.

Tra le opere monumentali, ricordiamo il Monumento a Sant’Eustochia (1988, Messina), 

la Porta dei Fiaccolari (1990, Saponara) e L’arco (1991, Giardini Naxos)

Tra le più importanti raccolte dei suoi lavori, ricordiamo le mostre padovane “Arte e Psicologia” presso la Galleria Civica (2002)

“Dalla Rappresentazione all’Arte-terapia”, allestita al Centro Culturale San Gaetano (2010).

Sgaravatti

Guido (Abano Terme 1925-Montegrotto Terme 25/04/2019), pittore, scultore, grafico, ultimamente viveva a Montegrotto Terme.

 

Studioso delle filosofie orientali ha sempre indagato sui temi della psicologia del profondo e sulle connessioni tra la nostra cultura e quella orientale. Maestro yoga, ha tenuto numerose conferenze e corsi per la formazione di insegnanti yoga. Le strette connessioni tra il pensiero di Jung e il pensiero orientale lo hanno indotto a sperimentare, anche in strutture pubbliche, tecniche psicologiche innovative, documentate in studi e tesi di laurea. Nel campo dell'arte, già dall'immediato secondo dopoguerra, ha partecipato all'attività del Teatro dell'Università di Padova e in questo ambito ha stretto rapporti culturali e artistico con il mimo J.J. Lecocq e lo scultore Amleto Sartori, già famoso per le maschere realizzate per il "Piccolo" di Milano. Allievo dello scultore Luigi Strazzabosco, dei pittori Dolores Grigolon e Antonio Ferro, allora assistente di Cesetti all'Accademia d'Arte di Venezia, passando poi con il maestro Venanzio Crocetti ed quindi a Napoli con Emilio Greco. Da Giovanni Ardini ha appreso la tecnica della lavorazione del marmo e poi è approdato alle conoscenze della fusione in bronzo.

 

L'attività artistica attuale è principalmente orientata alla fusione del bronzo e ad una personale tecnica di incisione monotipo. Impossibile elencare le mostre: dalla prima a Gorizia nel 1954 all'ultima grande mostra di Lugano del 1998; così come i premi ricevuti. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private ed è autore anche di opere monumentali sia di carattere sacro che profano, citiamo alcune: Monumento a Sant'Eustochia (1988, Messina), Porta dei Fiaccolari (1990, Saponara), L'arco (1991, Giardini Naxos), studi per portali di cattedrali (Formelle per la porta destra dell'Abbazia di Praglia, 1992).

 

Nel campo letterario ha pubblicato: La logica dell'irrazionale (1978), Patañjali. Yoga-sutra (1992, traduzione dal sanscrito e commento), Vedere la mente (2002), Il mito di Tara Verde (2005), Il pianeta dei folli (2007), Patañjali - Yoga sutra (20092), Il Monopolio del Magico (2011). Ha collaborato con il periodico "Mondo Libero".

 

Sulla sua complessa attività artistico-culturale hanno scritto molti critici, vediamone alcuni: A. Bambara, V. Benvenuti, S. Marini,

S. Maugeri,  C. Munari, F. Solmi, A. Tarantino, S. Weiller Romanin Jacur, G. Werlen.