Salvatore Parisi ha esposto in Galleria Gagliardi dal 2006 al 2007.
Salvatore Parisi (1953-2021)
Ceramista, scultore e soprattutto compositore, tale sembra essere Salvatore Parisi. Nelle sculture egli integra alle lastre di ceramica smaltata legno, calcestruzzo o altro materiale, raggiungendo una scrittura volumetrica solida, espressiva. Le sue bottiglie sono sculture vere e proprie, di proporzioni ed equilibrio eccellenti, gli spigoli vivi e i colori squillanti fanno di questi pezzi delle vere opere d'arte. Le cavità ricavate nella superfice interrompono lo splendido smalto colorato come ferite, esse sono ricavate con un lungo e difficile processo di lavorazione dando al pezzo una importante veste scultorea.
Agli inzi lavora in Francia e in Italia presso numerose botteghe dove apprende l'arte della terracotta, della maiolica, del gres e della porcellana; si interssa inoltre dell'alchimia degli smalti che sperimenta con passione. Una borsa di studio conferitagli dalla SEMA (Société d'Encouragement des Métiers d'Art) gli permetterà di perfezionare la sua formazione presso il maestro ceramista Paul Badié di Tourette sur Loup. Il suo lavoro si esprime sia attraverso il lavoro miniaturistico sia attraverso le opere architetturali come i 30 metri di piastrelle realizzati per la città di Gardanne in collaborazione col pittore Henri Baviéra. Parisi è un uomo di dialoghi e di scambi. Vincitore del Premio Modoura nel 1990, le sue opere figurano nel Museo Magnelli a Vallauris. Nel 2000, due dele sue opere sono entrate nella collezione del Musée National de Sèvres di Parigi, 2011 Mostra personale Museo internazionale della Ceramica di Faenza.