Comunicato Stampa

La mia ombra e' lieve di ELISA ANFUSO
Testo di Isabella Del Guerra
dal 18/09/2010 al 09/10/2010

2010 - Galleria Gagliardi, San Gimignano

La mia ombra è lieve

Esiste una fanciulla senza età  che vive in una stanza dove il tempo è un non tempo, dove sogno, fantasia, desiderio e proiezione si fondono per dar vita ad un universo parallelo. Nella stanza dalla piccola porta sempre chiusa, forse una volta entrati non si può o non si vuole uscire perché tutto ciò che è desiderio si può trasformare magicamente in realtà e, se si tende l’orecchio, in sottofondo, sommessamente cantata, una cantilena di bambini riporta con nostalgia ad una infanzia lontana. Una stanza incantata in cui origami prendono vita e volteggiano tra i riccioli neri di una ragazza-bambina, dove cavallini di legno, attenti ed ubbidienti, la seguono, dove fiori sbocciano vitali e colorati spuntando dal pavimento e gli orologi segnano l’ora che non c’è. Uno spazio in cui tutto è possibile, senza tempo e senza età. In questa dimensione leggiamo, avvertiamo la lievità dell’eterna adolescenza, di un limbo in cui un velo sottile segna il passaggio dall’infanzia alla giovinezza, una condizione cristallizzata senza pericolo di contagio.

Un mondo apparentemente innocente e gioioso che nasconde, al di là della piccola porta, la protezione di un rifugio che mette al riparo da una  realtà che troppo spesso spaventa e che il più delle volte si è impreparati ad affrontare.

Elisa Anfuso scrive poesie da cui emerge un IO interiore pieno di segrete aspirazioni e desideri, versi affidati a piccoli fogli che, nei suo dipinti, ritroviamo trasformati in piccoli uccellini di carta che volano in modo confuso o legati a fili leggeri: sono appunti di un percorso molto intimo e profondo: immagini/metafore di un viaggio di cui ci rende partecipi svelandoci le proprie segrete emozioni. Sulle tela e sulla carta, oli e pastelli dai colori vivaci colorano vesti  eleganti, segni decisi di penna disegnano giochi, sedie e poltrone accatastate, scatole contenenti chissà quali segreti, gabbie che hanno lasciato volare via, donando loro l’agognata libertà, le scarpette di una piccola Cenerentola.

Isabella Del Guerra 2010