Luigi Galligani

Opere

Artista Luigi Galligani

Luigi Galligani ha esposto in Galleria Gagliardi nel 2014.

Si direbbe che Galligani possieda, tra le sue molte qualità plastiche, anche la dote di una sua speciale visione di sintesi, di fusione, di mescolanze condensate tra spontaneità e mestiere, tra romanticismo e classicismo, coi modi della più tranquilla naturalezza. Sia insomma capace, nel suo lavoro, di sollevare un immaginario romanticamente classico e nel contempo classicamente romantico, senza per nulla forzare il processo dell'espressione: è lo stesso lievitare dell'ispirazione che trova nella materia la propria calzante ragione espressiva e nella fantasia la propria enfasi lirica. Le sensuali sirene, le veneri pensose, gli dei e le sibille, le sfingi e le meduse carnosissime e seducenti della sua ritornante galleria di immagini altro non sono, appunto, che concretizzazioni del Mito, personificazioni e "personaggi" nati a pretesto di una forma scultorea dotata di senso non solo formalistico, di significato non provvisorio, non generico, non ludico o "solo" estetico. Il loro racconto per rimandi e per allusioni a quel lievito di moderno che irradia dall'arcaico e dalla classicità è un racconto che, sia pure sontuoso e ricco, sembra drasticamente semplificare della figura i suoi termini naturalistici, per quanto, come scriveva Marino Marini: "soltanto in apparenza la semplificazione ci allontana dalla natura, anzi, ve la riconduce, poichè ne estrae l'essenziale". Ecco, il rapporto di Galligani con il Mito è un rapporto "essenzializzato" o, come dicevo all'inizio, sintetico: è la continua e serena ricerca, quasi dolce, fatta di ambigua piacevolezza armonica e gentile fisicità, di una figura colta in tutto il suo nucleo interiore di senso umano, fissata nella sua anima profonda, in tutta la sua limpida verità lirica. Ogni poeta, ha scritto una volta Antonio Porta, sa che il proprio lavoro nasce dalla necessità di esprimersi, e in secondo luogo di esprimere. In seguito a queste due necessità, il poeta è colui che si forgia un linguaggio, ed è proprio dal linguaggio che si vede se qualcuno è realmente poeta: la necessità di esprimersi, o l'emozione, da soli non bastano. Nel caso di Galligani, e delle sue poesie in sembianze di scultura, il processo formativo dell'immagine si definisce nella sintesi di un forte sentimento espressivo e soprattutto, come abbiamo visto, di una grazia limpida e concreta della forma. E' un linguaggio pieno e risolto, da vero poeta del Mito.

Lo scultore Luigi Galligani nasce nel 1957. 
Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze e Carrara dove si è diplomato nel 1980 con una tesi su Marino Marini.
Nel 1993 ha ricevuto dall'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze il titolo di Accademico Corrispondente della Classe di Scultura;
ha esposto le sue opere in Gallerie italiane ed estere e i suoi lavori si trovano in collezioni private sia in Italia che in Stati Uniti, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Cina, Giappone,Corea del Sud,Austria, Svizzera, Germania, Grecia, Libano,Lussemburgo, Svezia, Australia.

Luigi Galligani si distingue nel panorama dell’arte contemporanea in ambito scultura grazie alle sue opere uniche in bronzo, terracotta e ferro, che ritraggono personaggi provenienti dalla dimensione del mito, in particolare greco. Tra i soggetti più amati Galligani vi sono le sirene, affascinanti e misteriose creature del mare. Le sculture delle sirene, soprattutto quelle in bronzo, sono tra le opere più famose dell’artista.

Commissioni e opere in spazi pubblici:

1999 - la Regione Toscana ha commissionato all’artista Luigi Galligani il “Pegaso Straordinario 1999" per Eugenio Garin, storico della filosofia;
2003 – La Compagnia americana Royal Carribean International commissiona a Luigi Galligani un bronzo monumentale: “Portatrice d’Acqua” e due busti in terracotta: “Calipso” e “Circe” per la nave da crociera “Mariner of the Seas”;
2006 – l'Associazione Industriali di Firenze gli commissiona un'opera in bronzo che consegna a Luca Cordero di Montezemolo, in occasione del Assemblea del 22 Giugno, presso il Palazzo dei Congressi a Firenze;
2007 - Galligani ha realizzato l'"Audience prize", un Bassorilievo di bronzo , per Ilian Simeonov , regista del film " Warden of the Dead" nella sezione:"Oltre il Mediterraneo" al Taormina film Festival 2007;
Nello stesso anno il Comune di Orbetello commissiona a Luigi Galligani il gruppo bronzeo di: “Le Tre Grazie” che viene collocato definitivamente davanti al Palazzo del Comune di Orbetello, in Piazza Plebiscito;
2008/2009 - Galligani ha realizzato due grandi bronzi dorati della scultura: "Il canto delle sirene", per l' Encore Hotel Wynn Las Vegas , in Las Vegas e per l'Encore Hotel Wynn Macau, in Macau (Collezione Steve Wynn);
2010 - Carlo Franza ha presentato una personale di Galligani al Circolo della Stampa di Milano (Palazzo Serbelloni) ,con la collaborazione della Galleria di Ada Zunino e in quella sede riceve nel medesimo anno il Premio per la Scultura;
2014 – Salvo Nugnes, Direttore della Milano Art Gallery, organizza una personale di scultura di Galligani,con la presenza all’inaugurazione di Vittorio Sgarbi che poi scriverà su di lui nel catalogo monografico della mostra;
2015 – Galligani, in collaborazione con la Gallery Bell’Arte di Maastricht, realizza una versione in bronzo del “Canto delle Sirene” per l’ Hotel Kurhaus a Scheveningen, recentemente restaurato. 2016/2017 – Galligani, sempre in collaborazione con la Gallery Bell’Arte, realizza un’opera in bronzo: “Venere con lo Specchio” sempre per l’ Hotel Kurhaus di Scheveningen.

Hanno scritto di lui critici come:
Giorgio Seveso, Raffaele De Grada, Francesco Adorno, Antonio Paolucci, Francesco Gurrieri, Romano Battaglia, Antonina Zaru, Giuseppe Cordoni, Giovanni Faccenda, Carlo Franza, Vittorio Sgarbi, Salvo Nugnes, Elena Gollini