Saverio Bonelli

Opere

Artista Saverio Bonelli

Saverio Bonelli espone in Galleria Gagliardi dal 2021.

Saverio Bonelli nasce nel 1991.

Consegue il Diploma di Specializzazione di Secondo Livello alla scuola di Luciano Massari e Aron Demetz presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.

ESPOSIZIONI PERSONALI

2017
Plasticman - TorArt Gallery - Carrara (Italia).

ESPOSIZIONI COLLETTIVE

2020
Innopraktika & Russian Season - Accademia Imperiale di San Pietroburgo - San Pietroburgo (Russia) - a cura di Semyon Mikhailovsky
Genius Loci. apticus//retinicus - Fucina d’Arte Gallery - Pietrasanta (Italia) - a cura di Alessandro Romanini
2019
Italia Caotica - Tart Gallery - Zurich (Switzerland) - a cura di Lorenzo Emanuele Metzler.
Forme nel verde - Horti Leonini - San Quirico d’Orcia (Italia) - a cura di Gaia Pasi.
Fuori salone - Fabbrica del Vapore - Milano (Italia) - a  cura di Vlada Novikova Nava.
Homo ecologicus - Fabbrica del Vapore -  Milano (Italia) -  a cura di Vlada Novikova Nava.
2018
Michelangelo Reload - Centro Arti Visve - Pietrasanta (Italia) -  a cura di Alessandro Romanini.
Forum Culturale Internazionale - San Pietroburgo  (Russia) - a cura di Semyon Mikhailovsky.
RI(O)SO - Museo Limen - Vibo Valentia (Italia) -  a cura di Costas Varotsos, Renzo Gallo e Antonia Ciampi.
2017
Biennale di Mulhouse - Mulhouse (Francia).
Forme nel verde - Horti Leonini - San Quirico d’Orcia (Italia) -  a cura di Gaia Pasi
Time to rest - Galleria Artetotale - Pietrasanta (Italia).
Il mondo non sta bene, l’uomo non sta bene - Villa Camperio - Villasanta (Italia) -  a cura di Thuja Lab.
Premio Suzzara - Galleria del Premio Suzzara - Suzzara (Italia).
Plastimachia - Chiostro della Chiesa Agostiniana di Ss. Pietro e Paolo - Monticiano (Italia) -  a cura di Bococo’s.
2016
Impossibile - Spaziobianco - Torino (Italia) -  a cura di Nicus Lucà, Saverio Todaro, e Silvano Costanzo.
Plantarium - Ca’ dei Carraresi - Treviso (Italia) -  a cura di Daniele Buso.
2015
Codice Italia Academy - Biennale di Venezia 2015 - Venezia (Italia) -  a cura di Vincenzo Trione.
Parkour - Marble Week - Carrara (Italia) -  a cura di Luciano Massari.
2014
Lese Dignità - Galleria SenzaLimite Arte - Colle Val d’Elsa (Italia).
2013
Spoleto International Art Fair - Spoleto (Italia) -  a cura di Giammarco Puntelli.
2012
-Perchè il marmo? - Museo Del Marmo - Carrara (Italia) -  a cura di Aron Demetz.

PREMI

2016
Vincitore della Borsa di Studio “Franco Zeffirelli” per soggiorno all’Art Students League a New York, U.S.A.
2015
Premio Achille Sicari - primo classificato.

Serie Memorandum 

Memorandum” è un tentativo di approfondire i rapporti fra i linguaggi del corpo e della parola. Ricercando interazioni prospettiche tra ciò che appare e ciò che si genera con sovrapposizioni e interazioni fra istinto e forma. Un esempio è “Dialogo” dove una persona comune, normale è colta e fermata durante varie fasi di un’intervista in modo da cancellare di fatto la comunicazione verbale in favore del linguaggio corporeo. Sulla stessa linea è “Conversations” dove attraverso un analisi del dialogo gestuale fra diversi individui ricerco una metaforizzazione delle diverse strutture narrative poste dietro ai vari raggruppamenti di mani coadiuvato e potenziato dal suono di una folla dialogante.

Serie Nature Bombs

La Terra, il mondo e la sua magnifica natura, ora straziata, ferita. Tronchi, legni, alberi e pietre, simboli della vita che nasce e respira, qui si mostrano intrecciati, contorti e sofferenti a rappresentare un fungo atomico “Little Boy”, che porta lo stesso titolo del primo ordigno nucleare sganciato dall’uomo, e “Toc” dove una valanga è rappresentata da una serpe e il cui nome è il medesimo del monte che distrusse il Vajont. E ancora le plastiche, piaga ambientale per antonomasia: un totem, un orso e un pupazzo, fatti di tappi, bottiglie e flaconi. Scarti, rifiuti quotidiani tanto comuni da passare quasi inosservati.

Serie Tracks

In sculture come “Two Tracks”  e “Tornado”… in cui per primo è l’uomo il soggetto, vittima e carnefice allo stesso tempo di questo suo declino. Lavori creati con l’utilizzo di materiali poveri, edilizi; cemento, ferri, tubi che parlano di individui e di folle. Volti e corpi, memorie di vita quanto di morte che ci rimandano nelle loro forme ai calchi pompeiani, fino a “Richiamo Umano” dove la sfera assume su di sé, come il macigno di Sisifo, il ruolo di fardello, che ogni individuo deve portare. 

Testo critico di Lorenzo E. Metzler

L’impegno di Saverio Bonelli è teso a evidenziare, approfondire e propagare senza compromessi il messaggio poetico insito negli strati di significato delle sue espressioni plastiche. Il suo lavoro è sopratutto però una ricerca che recupera in pieno il senso della manualità: lavorando con gomma sintetica, polistirolo, ma anche con tecniche più avanzate quali fusioni in alluminio, bronzo o cemento, porta le sue opere scultoree ad un alto grado di spettacolarità. La riflessione sulla condizione umana (specialmente la sua) è uno dei concetti da cui prendono forma i suoi lavori ed è il fattore chiave che permette di instaurare un dialogo tra l’opera e il fruitore. I suoi lavori parlano di identità, urbanismo e di degrado urbano e sociale, lontano da un’idea di vera armonia o di salvezza. Sculture spesso simbolo di denuncia. Bonelli si misura con le grandi domande dell’essere umano, e contemporaneamente ne crea la risposta. La visualizzazione plastica e metaforica della domanda stessa. Combinando in modo dinamico la dimensione drammatica e la sensazione di inquietudine crea atmosfere post-apocalittiche che narrano di instabilità e paure. Catastrofi che sbattono contro le mura del tempo. Ne risultano opere dal grandissimo impatto, tanto visivo quanto emotivo. Che generano nell’osservatore una profonda riflessione sul mondo che abbiamo creato, in cui viviamo e nel quale saremo costretti a vivere. L’osservatore si rapporta dunque ad un simbolo che però racchiude in sé un denso groviglio di emozioni e così ricco di associazioni, che l’intera scena plastica con la sua fisicità forte e con la sua accentuata materialità sembra essere qualcosa di noto, di quasi naturale, qualcosa che proviene dalla nostra interiorità. Evoca qualcosa di invisibile, che non possiamo allontanare da noi stessi, poiché vive nel nostro profondo. Le opere di Bonelli che sono transmigranti tra ciò che è naturale e ciò che è artificiale, mostrano l’ora e l’adesso di un abuso prossimo e sconcertante che concorre a delineare un percorso esistenziale inquieto ma fortemente reattivo. Sapienti manipolazioni della materia, concrezioni e torsioni di varia natura, metamorfosi pulsanti con cui Bonelli sta manifestando il suo disaccordo con il mondo, distinguendolo come autore originale e talentuoso.