Contributi

MEDITERRANEO TERRA MIA, NINO VENTURA
Diego Bionda

MEDITERRANEO TERRA MIA

Sono ora alle pareti, questi reperti appena liberati dalla terra che li ha celati per secoli alla vista dell'uomo. Si mostrano portatori di segni di grande modernità e tradotti porterebbero rivelazioni sull'evoluzione della specie umana. Interessante lasciarli suggerire, nella ritmata composizione grafica, storie comuni alla civiltà mediterranea. Questa sussurrata familiarità tra uomo e pesce diventa chiaramente leggibile nella forma armonica ed essenziale di Sakana, bronzo nero nato dallo splendido esemplare ricavato nel marmo di Carrara. I materiali che Nino Ventura combina sapientemente sono quelli che, fin dalle origini, l'uomo impiega per tramandare sapere, pensiero ed immagini, con un gusto artistico che ha le basi nella conoscenza degli elementi che lo circondano. La terra, quella rossa di Castellamonte, si combina con il bronzo, il legno, la lava, le sabbie marine, i pigmenti e gli smalti, generando sensazioni e raccontando storie di epoche lontane.Il titolo Mediterraneo terra mia, ha origine da un profondo legame dell'autore con uno spazio geografico che da sempre culla di civiltà, di scambi, di contaminazioni culturali.Nino Ventura è riuscito ad elaborare un linguaggio universalmente comprensibile, nella sua sintesi di linguaggi espressivi che hanno tracciato le rotte del Mediterraneo facendone quel ricchissimo tessuto di culture che è oggi.
Galleria Gagliardi - 2003: mostra personale di Nino Ventura, testo di Diego Bionda