Contributi

i MULINI di DIO, CIRO PALUMBO
presentazione di Isabella Del Guerra

i MULINI di DIO

Genesi di un ciclo pittorico
 Nel 2011 il regista Lech Majewski, ispirandosi al dipinto del 1564 “Salita al Calvario” del pittore fiammingo Pieter Brueghel il Vecchio, dirige il film “I colori della Passione”. L’impianto dell’opera si costruisce sul saggio The Mill and the Cross del più grande contemporaneo conoscitore di Brueghel, lo storico d’arte Michael Francis Gibson. Palumbo rimane emotivamente colpito dalla visione fortemente pittorica del regista che, attraverso fondali sovrapposti a riprese in ambienti reali, attua una magistrale scomposizione del dipinto di Brueghel. Da questa suggestione nasce in Palumbo il desiderio di approfondire lo studio della poetica del pittore cinquecentesco e da questo punto di partenza nasce la serie di opere “i MULINI di DIO”, una sua personale visione filosofica della parabola umana che, come una ruota, gira e si ripete nel tempo. Cambiano i soggetti, cambiano i tempi, ma la storia umana pretende, sempre e comunque il sacrificio di un  capro espiatorio per  peccati che reputa non suoi. Tutto questo sembra avere origine da una fede spesso non risolta e in perenne conflitto con le ragioni del cuore e gli inganni della mente. Ciro Palumbo fa proprio questo dramma e ricompone le tavole come in una Via Crucis dove la ricerca di un’armonia con il Divino, inesorabilmente si scontra con il cedimento dell’animo umano di fronte al dolore e al mistero della morte. L’artista, mentre è consapevole dell’inesorabilità ciclica di questo dramma umano, indica per se stesso e per noi, il percorso e la speranza di una possibile salvezza.
 
Galleria Gagliardi - 2014: mostra personale "I MULIN Idi DIO" di Ciro Palumbo presentazione di Isabella Del Guerra