Paolo Troilo

Opere

Artista Paolo Troilo

Paolo Troilo ha esposto in Galleria Gagliardi dal 2008 al 2012.

Mostra personale Il mio nome è Nessuno o, forse, Centomila. Galleria Gagliardi, 2009

Fin dalla notte dei tempi l’uomo ha sempre raffigurato se stesso: in scene di caccia dipinte in maniera rudimentale su pareti di caverne, in scene di battaglia ove si raccontavano di feroci combattimenti, celebrato come eroe alla testa di eserciti o a cavallo di possenti destrieri. In tempi di pace: uomini curvi su campi rigogliosi di messi, su barche con reti colme di pesci, in feste che celebravano la vita. Lo troviamo in affreschi, su tele, scolpito nel marmo, cesellato nel bronzo, immortalato su pagine patinate, su pellicole fotografiche.

Raffigurato nei più svariati lavori, nelle più disparate pose o atteggiamenti, insieme a donne e uomini oppure solitario, gioioso o triste, meditabondo o vago, ritratto in danze, guerre, baccanali, abbracci, avventure, amori o morti. In autoritratti dove l’Autore si propone in modo realistico o in pose meditate.

Tutto questo ed altro è l’Uomo e la Vita.

Quindi, cos’altro ancora si può celebrare di questo Essere di cui è stato detto tutto, che è stato rappresentato, narrato, descritto ?

Un Artista può provare a descrivere la propria Energia che la fisicità esprime, può cercare di indagare nel profondo del proprio Io, per creare un’opera che racconti l’attimo dell’Emozione e come il corpo la renda manifesta.

A differenza di molti Artisti che nel tempo si sono autoritratti dando un volto a chi, per anni, ha rappresentato gli Altri, Troilo volutamente cela spesso il proprio, perché questo non è importante per il fine che egli si pone.

La sua ricerca esamina e analizza le intime emozioni, lascia libero il proprio corpo di muoversi abbandonato alla musica reiterata. Scatti fotografici veloci immortalano gli attimi. Dopo aver individuato, riconosciuto e carpito alla sequenza fotografica, l’istante preciso della propria emozione, Troilo si annulla e, attraverso la sua percezione tattile fa rinascere se stesso nell’opera pittorica. Senza lo strumento pennello, che altrimenti filtrerebbe ogni sua sensazione, Paolo Troilo entra in contatto con la materia e, come in un transfer, esso stesso diventa materia e colore.

Una velocità del gesto, un’atto pittorico d’impulso perché non venga persa

l’immediatezza del coinvolgimento emotivo. Per mezzo dei suoi, personalissimi strumenti, le mani e le dita,  Egli, oggetto del proprio dipingere, diviene soggetto pittorico ma, invero, l’emotività di cui lascia memoria sulla tela sono stati d’animo universali.

Un rapporto intenso con la tela, perché questa è l’altra parte di Troilo: il mondo speculare in cui si materializza il transfer e dove l’attimo si trasforma in emozione.

E così riesce a dare vita a corpi che, in una coreografia senza musica, si muovono nello spazio definito della tela; soggetto e oggetto divengono protagonisti in una libertà espressiva che permette di rivelare atti di completa verità, i quali palesano allo spettatore quello che esso decide o desidera vedere e nel quale può riconoscersi.

Gli schizzi e le macchie di colore sembrano essere una sottolineatura del movimento della figura, ma potrebbero essere altrimenti letti come la raffigurazione di una energia che essa sprigiona. Un’Energia che si legge anche nell’intensità espressiva dei lineamenti contratti nello sforzo di liberare il corpo. Se riuscissimo a svincolare il corpo, come l’Artista ci suggerisce, da un imposto comportamento costrittivo che, proprio il mondo e la società che abbiamo costruito ci impone, anche il nostro spirito sarebbe libero.

In una società che richiede la completa attenzione, pena l’emarginazione, forse il nostro corpo, insieme alla mente, sono le sole ed uniche verità in cui possiamo rifugiarci.

Solo in noi stessi possiamo trovare la carica propulsiva che ci spinge a vivere interamente e intensamente la Vita.

Isabella Del Guerra, Giugno 2009

 

Paolo Antonio Troilo nel 1972 

Intorno ai 6 anni Troilo mostra già un grande talento per il disegno e grazie a questo, altrettanto presto, inizia a preparare le tavole di anatomia patologica che il padre, anestesista, gli commissiona per i congressi medici.
Studia allo IED di Roma e all'Università di Firenze (Architettura e Lettere) senza però completare nessuno di questi corsi.
Dal 1997 al 2009 ha lavorato in due delle più famose agenzie pubblicitarie del mondo: Saatchi & Saatchi e Arnold Worldwide.
Nominato miglior direttore creativo italiano nel 2007.
(Gran Premio Art Directors Club Italia)
Nell'aprile 2004 si avvicina alla pittura da autodidatta, il giorno in cui decide di farlo si dimentica di comprare i pennelli e dipinge con le dita, questa tecnica, unita a risultati quasi iperrealistici, lo rendono un artista unico al mondo.
Nel 2009 lascia l'"arte applicata" della pubblicità per seguire definitivamente l'arte pura.
Nel 2011, subito dopo essere stato selezionato per la 54° Biennale di Venezia, lascia le Gallerie d'Arte con cui collaborava per iniziare la sua carriera come artista indipendente ed espone in tutto il mondo grazie all'amicizia con mecenati e fondazioni d'arte internazionali.
Le sue opere sono state esposte a Milano, Roma, Firenze, Palermo, Madrid, Parigi, Singapore, San Francisco, Istanbul, Tel Aviv, Los Angeles, New York City.

Dal 1997 al 2009 ha lavorato come creativo pubblicitario in Saatchi&Saatchi prima e in Arnold Worldwide Italy (direttore creativo) poi. Si è aggiudicato tutti i più prestigiosi riconoscimenti del settore (Cannes Lions, Eurobest, Clio Award).  Nel 2007 è stato Grand Prix all’Art-Director’s Club. Dal 2005 si dedica esclusivamente alla pittura.
Dopo aver partecipato alla collettiva 5+5 generazioni a confronto (2006, Milano, Studio D’Ars) nel 2007 esordisce con la prima personale Conta fino a dieci curata da Luca Beatrice (2007, Milano, Fabbrica Eos) e con la personale Paolo Troilo a Parma (2007, Galleria Contemporaneamente). Nel 2008 espone insieme a Fabio Giampietro nella doppia personale Giampietro e Troilo, cura di Alberto Mattia Martini presso lo Spazio Gianni Testoni di Bologna. Espone inoltre nuovamente a Milano (Paolo Troilo, a cura di Samuele Mazza, Visionnaire Design Gallery) e Padova (Conta fino a dieci, Anna Breda Arte Contemporanea).
Ancora Luca Beatrice cura la mostra Troilo nel 2009 (Milano, Fabbrica Eos); nello stesso anno espone a San Gimignano (Il mio nome è nessuno o forse centomila, Galleria Gagliardi) e Reggio Emilia (Paolo Troilo, Galleria De’ Bonis). Nel 2010 la prima personale a Roma, alla Galleria 5 lune e la mostra Paolo Troilo al Teatro Selve di Vigone (Torino).
Il progetto espositivo Azioni lo vede impegnato nel 2011 con la personale a cura di Lorenzo Canova alla Galleria Russo di Roma e con la personale alla Galleria Gagliardi di San Gimignano. Ancora nel 2011 espone a Palazzo Antonori a Firenze mentre la mostra Troilo, Reazioni è curata da Mattia Zappile alla Galleria Fabbrica Eos di Milano.
Nel 2011 è fra gli artisti partecipanti alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi (Venezia) e nel 2012 partecipa alla LVII Mostra Nazionale Premio Città di Termoli 2012, a cura di Lorenzo Canova.
Negli ultimi anni ha inoltre preso parte a diverse importanti mostre collettive: Nelle mani (2008, Milano, Mondo Arte Gallery), Bianco & Nero (2008, Reggio Emilia, Studio De Bonis), Contemporary Life (2009, Marciana, IF Art Gallery), SwingArt (2009, Opera, Golf Club Le Rovedine), Pensiero Fluido (2010, Milano, Spazio Oberdan, a cura di Alberto Mattia Martini), Stanze d’Artista (2012, Roma, Galleria Russo e Biblioteca Angelica, Galleria Angelica).
Ha inoltre esposto nelle più importanti fiere nazionali ed internazionali: Mi Art (2007, 2008, 2009), Art Verona (2008), ArteFiera Bologna (2010), Miami Art Basel (2008), Sawb Barcellona (2012).

Il mio nome è nessuno o, forse, centomila.

 Fin dalla notte dei tempi l'uomo ha sempre raffigurato se stesso: in scene di caccia dipinte in maniera rudimentale su pareti di caverne, in scene di battaglia ove si raccontavano di feroci combattimenti, celebrato come eroe alla testa di eserciti o a cavallo di possenti destrieri. In tempi di pace: uomini curvi su campi rigogliosi di messi, su barche con reti colme di pesci, in feste che celebravano la vita. Lo troviamo in affreschi, su tele, scolpito nel marmo, cesellato nel bronzo, immortalato su pagine patinate, su pellicole fotografiche. Raffigurato nei più svariati lavori, nelle più disparate pose o atteggiamenti, insieme a donne e uomini oppure solitario, gioioso o triste, meditabondo o vago, ritratto in danze, guerre, baccanali, abbracci, avventure, amori o morti. In autoritratti dove l'Autore si propone in modo realistico o in pose meditate. Tutto questo ed altro è l'Uomo e la Vita. "Senza lo strumento pennello, che altrimenti filtrerebbe ogni sua sensazione, Paolo Troilo entra in contatto con la materia e, come in un transfer, esso stesso diventa materia e colore. Una velocità del gesto, un atto pittorico d'impulso perchè non venga persa l'immediatezza del coinvolgimento emotivo. Per mezzo dei suoi, personalissimi strumenti, le mani e le dita, Egli, oggetto del proprio dipingere, diviene soggetto pittorico ma, invero, l'emotività di cui lascia memoria sulla tela sono stati d'animo universali. Un rapporto intenso con la tela, perchè questa è l'altra parte di Troilo: il mondo speculare in cui si materializza il transfer e dove l'attimo si trasforma in emozione. E così riesce a dare vita a corpi che, in una coreografia senza musica, si muovono nello spazio definito della tela; soggetto e oggetto divengono protagonisti in una libertà espressiva che permette di rivelare atti di completa verità, i quali palesano allo spettatore quello che esso decide o desidera vedere e nel quale può riconoscersi. Gli schizzi e le macchie di colore sembrano essere una sottolineatura del movimento della figura, ma potrebbero essere altrimenti letti come la raffigurazione di una energia che essa sprigiona. Un'Energia che si legge anche nell'intensità espressiva dei lineamenti contratti nello sforzo di liberare il corpo. Se riuscissimo a svincolare il corpo, come l'Artista ci suggerisce, da un imposto comportamento costrittivo che, proprio il mondo e la società che abbiamo costruito ci impone, anche il nostro spirito sarebbe libero.

Isabella Del Guerra 2009

Paolo Antonio Troilo nel 1972 

Intorno ai 6 anni Troilo mostra già un grande talento per il disegno e grazie a questo, altrettanto presto, inizia a preparare le tavole di anatomia patologica che il padre, anestesista, gli commissiona per i congressi medici.
Studia allo IED di Roma e all'Università di Firenze (Architettura e Lettere) senza però completare nessuno di questi corsi.
Dal 1997 al 2009 ha lavorato in due delle più famose agenzie pubblicitarie del mondo: Saatchi & Saatchi e Arnold Worldwide.
Nominato miglior direttore creativo italiano nel 2007.
(Gran Premio Art Directors Club Italia)
Nell'aprile 2004 si avvicina alla pittura da autodidatta, il giorno in cui decide di farlo si dimentica di comprare i pennelli e dipinge con le dita, questa tecnica, unita a risultati quasi iperrealistici, lo rendono un artista unico al mondo.
Nel 2009 lascia l'"arte applicata" della pubblicità per seguire definitivamente l'arte pura.
Nel 2011, subito dopo essere stato selezionato per la 54° Biennale di Venezia, lascia le Gallerie d'Arte con cui collaborava per iniziare la sua carriera come artista indipendente ed espone in tutto il mondo grazie all'amicizia con mecenati e fondazioni d'arte internazionali.
Le sue opere sono state esposte a Milano, Roma, Firenze, Palermo, Madrid, Parigi, Singapore, San Francisco, Istanbul, Tel Aviv, Los Angeles, New York City.

2014 
Humans among aliens Singapore curated Pupi Avati
Rome solo show curated by Vittorio Sgarbi
2013
San Francisco USA the US debut
curated by Luca Beatrice
Los Angeles USA solo exhibition
Troilo at riklis hall - TelAviv-
curated by Daniella Talmor former chief curator of the Museum of Hifa
2011 
Troilo at Palazzo Antinori Firenze - Florence
solo show - curated by Patrizia Nitti former director of the Maillol Museum  Paris

AZIONI
San Gimignano
Dal 09/07/2011 al 31/08/2011
Maggiori Informazioni

IL MIO NOME E' NESSUNO O, FORSE, CENTOMILA
San Gimignano
Dal 13/06/09 al 28/06/09
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