Comunicato Stampa

ANIMA MUNDI di PAOLO STACCIOLI
Testo critico di Maria Vignozzi Paszkowski
dal 21/02/2004 al 14/03/2004

2004 - Galleria Gagliardi, San Gimignano

La naturale passione per l�arte e l�entusiasmo hanno portato Paolo Staccioli intorno al�89 a misurarsi con la ceramica,come molti anni prima aveva fatto con la pittura.Si inspira ai grandi Maestri, cerca il legame con l�antico e la tradizione,giungendo attraverso sistemi associativi e influssi,alla propria dimensione,alla propria espressivit�.Talento naturale nella sua formazione autodidatta egli � pittore,scultore,ceramista di grande fantasia.Dai frammenti classici,dai suoi studi su La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello dagli oggetti legati a reminiscenze del giardino del fanciullo,costruisce la trama del suo mondo fantastico,immerso in uno spazio che chiama sogno.L�incontro di vitalit� creativa e curiosit� tecnica sono alla base del cammino che lo ha portato a scoprire le possibilit� espressive della ceramica,ed assecondare la natura e la malleabilit� della materia.Parallelamente all�uso di forme tradizionali egli frammenta,deforma,studia, plasma,taglia e infine dispone le figure nello spazio definito della forma per esprimere l�mmagine ideale archetipa che nasce dall�intimo.La dimensione dell�oggetto dipinto non limita la libert� del pennello.Tratti decisi disegnano sullo sfondo pulcinella,cavalli,bambole e cherubini.Staccioli utilizza il lavoro di cottura per ottenere morbidi colori pastello, utilizzando valori opachi e brillanti.Contrasti che permettono di introdurre la luce in una materia per sua natura spenta,creando sottili effetti di profondit� e di atmosfera.Le figure del suo mondo fantastico popolano le sue sculture e i suoi manufatti,in altorilievi,bassorilievi o semplicemente dipinti con straordinaria libert� espressiva talvolta con il ripetersi di certi temi che non stancano n� l�artista n� l�osservatore.I cavalli,soggetto amato,,vengono presentati come apparizioni visive,unici supertiti di una battaglia,cavalcano, si alzano giganteschi in verticale il ventre tormentato si gonfia sotto lo slancio.Sia nei manufatti che nelle sculture la disposizione dei cavalli secondo un�asse verticale,accentua maggiormente il senso di movimento ascensoriale che irradia una sensazione di sollievo e di liberazione.La figurazione di Staccioli esprime una serena solitudine senza divinit� e priva di legami con la mitologia.Le scelte tematiche, gli spunti fantastici rivelano innocenza,naturalezza,felicit� che probabilmente cela un�ignara o inconsapevole inquitudine. Astrazioni emotive atemporali.

Maria Vignozzi Paszkowski