Note Biografiche
1907
“All’improvviso, senza che alcuno mi avesse avvertito, mi trovai completamente nudo in
piena città di Milano, il 24 ottobre 1907”. Qualche anno più tardi la famiglia si sposta nel
Polesine, a sud di Venezia, dove l’artista trascorre la sua giovinezza. “A sei anni fui
deportato a Badia Polesine, bellissimo paese agricolo dove si coltivavano i bachi da seta e le
barbabietole da zucchero. Sulla piazza del paese, tutta di marmo rosa, si passeggiava a
piedi nudi nelle sere d’estate.”
1926
Dopo essere rientrato a Milano entra immediatamente in contatto con vari esponenti del
movimento futurista (il poeta Lescovich (Escodamé), Depero, Prampolini, Marinetti, Buzzi e
altri) e assieme ad Aligi Sassu viene attratto dalle teorie di Boccioni.
1927
Inizia a esporre i suoi lavori nelle mostre collettive futuriste in Italia e in Europa. “Eravamo
allora il gruppo futurista lombardo, aeropittura aeroscultura radiopittura plastici polimaterici,
macchine inutili, mandavamo a tutte le esposizioni in Italia in Francia in tutto il mondo.”
1928
Con Aligi Sassu firma il manifesto ‘Dinamismo e pittura muscolare’, celebrando con passione
futurista la creazione di “un mondo meccanico, animale e vegetale completamente nuovo ed
originale”.
1929
Inizia a lavorare nell’ambito della pubblicità e della grafica. Contribuisce alla Fondazione del
Gruppo Lombardo Radio-Futurista che debutta con una collettiva a Varese. Partecipa con un
consistente nucleo di opere alla mostra collettiva Trentatré Futuristi alla Galleria Pesaro di
Milano. Nel catalogo Marinetti cita Munari: “Il gruppo dei pittori futuristi Milanesi guidato dal
giovanissimo e genialissimo Bruno Munari si presenta in piena efficienza.” Con Severini,
Russolo, Depero, Balla, Prampolini e altri partecipa alla mostra Peintres Futuristes Italiens
che si tiene alla Galerie 23 a Parigi. Progetta scene e costumi per Il suggeritore nudo di
Marinetti al Teatro degli Indipendenti di Roma.
1930
Crea la Macchina Aerea e inizia a progettare le sue Macchine Inutili. Partecipa alla XVII
Biennale di Venezia. Con Ricas (Riccardo Castagnedi) apre lo studio di grafica Studio R+M.
Realizza annunci, pieghevoli, manifesti, stand, e inizia a collaborare con varie riviste come:
“La Lettura”, “Natura”, “L’Ufficio Moderno”, “L’Ala d’Italia”, “L’Almanacco letterario Bompiani”.Partecipa con 16 opere alla mostra collettiva Mostra Futurista Arch. Sant'Elia e 22 pittori
futuristi, alla Galleria Pesaro di Milano
1931
Partecipa alla I Quadriennale di Roma. Con Munari, Andreoni, Duse, Manzoni, Gambini e
Bot firma il Manifesto della aeropittura dei futuristi milanesi in cui si teorizza che “la creazione
artistica deve essere un assieme preciso e completo col quale e dal quale esplorare le
infinite atmosfere cromatiche che circondano il complesso plastico definibile come un'isola
aerea nella quale sia abolita ogni legge della natura”.
1932.
Partecipa alla mostra collettiva Enrico Prampolini et les aereopentres futuristes italiens alla
Galerie de la Renaissance di Parigi. Partecipa alla XVIII Biennale di Venezia. Illustra con 27
figurazioni grafiche Il Cantastorie di Campari, un’edizione pubblicitaria.
1933
Lo Studio R+M inizia una collaborazione con lo Studio Boggeri di Milano. Partecipa alla
mostra collettiva Omaggio futurista a Umberto Boccioni alla Galleria Pesaro di Milano. Crea
per varie riviste come “L’Ala d’Italia”, “Natura”, “La Lettura” e “L’Almanacco letterario
Bompiani” fotomontaggi e fotocollage, partecipa con fotogrammi alla rassegna della
fotografia futurista organizzata a Roma da F. T. Marinetti. Espone a Milano alla Galleria delle
Tre Arti le sue prime Macchine Inutili.
1934
Munari firma con Manzoni, Furlan, Ricas e Regina il Manifesto tecnico dell’aeroplastica
futurista dove si afferma che per creare una nuova arte servono: “Ebbrezza dello spazio e
dei volumi d’aria, Estetica e ritmo della smaterializzazione della materia, Senso meccanico
allo stato puro (macchina=arte, cioè invenzione di macchine inutili”. Continua ad esporre le
sue Macchine Inutili nelle mostre futuriste, attirando l’attenzione di Depero e Marinetti.
Partecipa alla XIX Biennale di Venezia. Illustra L’anguria lirica (Lungo poema passionale) di
Tullio d’Albisola. Acquista l’unico quadro venduto durante la prima mostra in Italia di
Kandinsky che si tiene alla Galleria del Milione di Milano.
1935
Inizia a collaborare con lo Studio Boggeri e stampa il volume Tavolozza delle possibilità
tipografiche.
1936
Partecipa alla VI Triennale di Milano con un grande mosaico astratto. Partecipa alla XX
Biennale di Venezia. 1937
Illustra il Poema del Vestito di Latte di F. T. Marinetti con invenzioni grafiche avanzate.
1939
Lavora come direttore artistico alla rivista “Tempo”.
1940
Mostra di Oggetti Metafisici a Milano alla Galleria del Milione, con presentazione del futuro
premio Nobel Salvatore Quasimodo.
1942
Pubblica il libro Le Macchine di Munari per Einaudi, iniziando con la casa editrice una
collaborazione nella progettazione grafica di volumi e di collane che durerà per oltre
quarant’anni.
1944
“Domus” pubblica il suo libro Fotocronache. Mostra personale di pitture astratte alla Galleria
Ciliberti di Milano.
1945
Utilizzando il movimento a molla di una sveglia Munari progetta il multiplo cinetico Ora X, che
sarà poi prodotto dall’azienda Danese di Milano nel 1963.
1946
Al primo Salon des Réalités Nouvelles di Parigi, una esposizione di arte concreta, Munari
presenta l’ambiente Concavo-Convesso. Mostra personale di Dipinti astratti alla Galleria
Bergamini di Milano.
1947
Partecipa alla prima rassegna internazionale di Arte astratta e concreta del dopoguerra che
si tiene a Palazzo Reale di Milano, organizzata dall’architetto Bombelli insieme ai concretisti
svizzeri. Partecipa a Parigi alla mostra Réalités Nouvelles. La rivista “Domus” nel numero di
fine anno dedica un inserto pieghevole all’opera Concavo-Convesso che ben si presta a una
interpretazione fotografica.
1948
Partecipa alla fondazione del Movimento Arte Concreta (M.A.C.) con Gianni Monnet, Gillo
Dorfles e Atanasio Soldati. Espone Macchine Inutili e il Concavo-Convesso nella personale
alla Galleria Borromini di Milano con presentazione di Dino Buzzati: “egli è l'unico pittore,
crediamo in Italia e fuori, che può fare una mostra spettacolo. Vogliamo dire che Munari, fra i
pittori astrattisti, è l'unico che fa muovere anche la propria pittura”. Inizia il ciclo di pitture
denominate Negativo-positivo nelle quali la distinzione tra figura e sfondo si annulla, creandoun senso di instabilità percettiva. ”Si tratta di disegnare con una linea che disegni da tutte e
due le parti e non come si faceva prima contornando solo da una parte”.
1949
Per l’azienda italiana Pirelli Munari progetta Il gatto Meo, un gioco modellabile in gomma
piuma. Partecipa alla Fiera di Milano con un allestimento di Macchine Inutili nel padiglione
Montecatini.
1950
Proseguendo il suo lavoro con il M.A.C. Munari crea le Proiezioni di Luce utilizzando delle
diapositive in cui inserisce proprie composizioni pittoriche. Mostra personale di Libri Illeggibili
alla libreria Salto di Milano con la presentazione di Alberto Mondadori: “Questi «libri
illeggibili» sono i primi di un nuovo linguaggio che ha strette parentele con il cinema e la
musica e, credo, potranno diventare un giorno un «genere», così come oggi a fianco della
scultura, le «macchine inutili»”. I libri sono concepiti come pezzi unici, senza l’utilizzo delle
parole, raccontano storie per mezzo di immagini, linee colori, pagine ritagliate, piegate,
trasparenti, con fili di cotone e altri inserti. Progetta una Macchina Inutile alta dodici metri per
il padiglione Motta alla Fiera Campionaria di Milano.
1951
Inizia il ciclo delle Macchine Aritmiche nelle quali la casualità è prodotta dal movimento di
meccanismi a molla. Espone al Salon des Réalités Nouvells di Parigi. Mostra personale di
Oggetti Trovati con presentazione di Ernesto N. Rogers alla Galleria dell’Annunciata a
Milano, dove viene esposto il collage Frammenti di manifesti trovati in Rue Monsieur le
Prince, a Parigi, su una staccionata di legno, un poco scoloriti dalla pioggia.
1952
La rivista francese “Art d’Aujourd’Hui” dedica un numero monografico all’arte astratta
italiana, in copertina un Negativo-positivo. Mostra di Quadri quadrati plastici e nuove
macchine inutili alla Galleria Bergamini di Milano. Alla XXVI Biennale di Venezia realizza una
fontana all’aperto, all’ingresso del padiglione centrale. Crea per Pirelli la scimmietta Zizì, un
nuovo giocattolo in gommapiuma con uno scheletro in rame, modellabile e interattivo. Mostra
L’arte e il caso alla Galleria dell’Annunciata di Milano.
1953
Mostra di Libri Illeggibili a New York all’Italian Book & Craft e mostra di libri per bambini alla
New York Public Library. Prime Proiezioni Dirette pubbliche a Milano allo Studio B24 e nello
studio di Gio Ponti. Inizia a impiegare il filtro Polaroid per realizzare le Proiezioni a Luce
Polarizzata.
1954
Vince il premio Compasso d’oro per la scimmietta Zizì. Presenta le sue Proiezioni direttenello studio di Leo Lionni a New York e poi al MoMA. Progetta il simbolo per la X Triennale di Milano.
1955
Presenta nuove Proiezioni dirette alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.
Polemizza pubblicamente con Vasarely per l’uso di alcune sue definizioni all’interno del noto
manifesto giallo di presentazione della mostra Le Mouvement alla Galleria Denise René di
Parigi. Mostra Two Graphic Designers con Alvin Lustig al MoMA di New York, dove Munari
presenta i suoi Libri Illeggibili e le Proiezioni Dirette. Mostra di Negativi-positivi alla Galleria
Apollinaire di Milano. Progetta il libro Nella notte buia nato dall’esperienza dei Libri Illeggibili.
Progetta per la Fiera di Milano due fontane con elementi rotanti, mossi dall’acqua in modo
casuale.
1956
Presenta alla Galleria S. Babila di Milano il ciclo di opere Ricostruzioni Teoriche di Oggetti
Immaginari in base a frammenti di residui di origine incerta e di uso sconosciuto, iniziato a
Panarea nel 1955 con la performance e l’invenzione di un Museo Immaginario delle isole
Eolie. Prime Proiezioni Polarizzate a Milano allo Studio B24.
1957
Crea per l’azienda di Danese di Milano il portacenere Cubo, venduto in tutto il mondo e ad
oggi nella collezione del MoMA di New York. Partecipa con le Proiezioni alla mostra Source
of Inspiration all’American Institute of Graphic Arts di New York. Sul numero di luglio della
rivista “Domus” presenta le sue Forchette Parlanti. Nel mese di settembre la rivista “Domus”
dedica la sua copertina a una Proiezione a luce polarizzata: “queste proiezioni portano il
movimento nei colori”.
1958
Pubblica il libro Le Forchette di Munari e espone alla Galleria Montenapoleone di Milano le
sue Sculture da Viaggio, sculture portatili e pieghevoli realizzate in cartoncino colorato.
Partecipa con Proiezioni dirette a Stoccolma all’Avant-Garde Film Festival organizzato da
Pontus Hulten, suo grande estimatore.
1959
Inizia a produrre e a esporre le opere Fossili del 2000, composizioni ottenute con residui
tecnologici immersi in un mattoncino di perspex. Partecipa con il multiplo Strutture Continue
alle edizioni Multiplication d’Art Transformable (M.A.T.) prodotte a Parigi da Daniel Spoerri.
1960
Presenta le Proiezioni dirette alla Sôgetsu Hall di Tokyo accompagnato dalla musica
concreta di Toru Takemitsu e le Proiezioni a luce polarizzata al National Museum of Modern
Art di Tokyo1961
Espone in collettive di arte cinetica curate da Pontus Hulten allo Stedelijk Museum di
Amsterdam, al Moderna Museet di Stockholm e al Louisiana Museum di Humlebaek.
1962
Mostra personale con Enzo Mari a Palazzo Strozzi Firenze curata da C. L. Ragghianti,
Organizza con Giorgio Soavi e con la sponsorizzazione di Olivetti la mostra Arte
Programmata nei negozi di Milano, Venezia e Roma. Fonda lo Studio di Monte Olimpino, un
laboratorio di cinema di ricerca.
1963
Presenta a Milano, nello showroom dell’azienda Danese, la produzione in serie dell’Ora X,
multiplo cinetico ideato nel 1945. Realizza il film I colori della luce, film di ricerca sulla
scomposizione della luce con filtri Polaroid. Pubblica per il raffinato editore Scheiwiller di
Milano il libro Good Design.
1964
Realizza il cortometraggio Tempo nel tempo in cui un evento di un secondo viene dilatato
fino a tre minuti. Munari inizia a sperimentare le possibilità creative delle macchine Xerox
producendo opere uniche, chiamate Xerografie Originali, attraverso il movimento di immagini
durante il processo di fotocopia. La mostra Arte Programmata arriva negli USA, come prima
tappa viene ospitata alla New York University. Viene inaugurate la metropolitana di Milano e
Munari progetta per l’occasione un manifesto pubblicitario per la Campari, oggi nella
collezione del MoMa di New York, leggibile anche da un treno in corsa.
1965
Nel negozio Danese di Milano presenta Tetracono, un oggetto cinetico progettato in due
serie, con e senza motore. Espone a Tokyo ai grandi magazzini Isetan dove realizza una
performance creando Xerografie originali con elementi casuali trovati sul posto, una Fontana
a 5 gocce d’acqua ed un Libro Illeggibile bianco e nero. Partecipa con I film sperimentali a
Nova tendencija 3, Zagabria.
1966
Partecipa alla Biennale di Venezia con una sala dedicata ad opere con la luce polarizzata
(Polariscop). Partecipa alla mostra The Object Transformed al MoMA di New York. Mostra
personale alla Howard Wise Gallery di New York. All’inaugurazione utilizza una macchina
Rank Xerox 914 per una performance dimostrativa di creazione di Xerografie originali.
Pubblica per Laterza il volume Arte come mestiere.
1967
Espone Opere in serie dal 1958 a oggi alla Galleria Vismara di Milano. Viene invitato a tenere una serie di lezioni sulla comunicazione visiva alla Harvard University, Cambridge
(USA). Pubblica il Libro Illeggibile N.Y. 1 per il MoMA di New York.
1968
Produce per l’azienda Danese il multiplo Flexy. Riscrive per la Galleria Sincron di Brescia il
Manifesto dei Multipli, pubblicato in seguito sul libro Codice Ovvio per Einaudi. Partecipa alla
mostra The machine as seen at the end of the Mechanical Age al MoMA di New York e al
SFMOMA di San Francisco. Pubblica le lezioni di Harvard nel libro Design e Comunicazione
Visiva per l’editore Laterza.
1969
Organizza assieme al Centro Sincron l’evento Undici giorni di arte collettiva a Pejo (Trento)
con la partecipazione di 250 artisti. Collabora all’evento Campo Urbano, che si svolge a
Como, con la performance Far vedere l’aria, con proiezioni polarizzate su schermi in
movimento e con la realizzazione grafica del catalogo.
1970
Partecipa alla XXXV Biennale di Venezia con Proiezioni dirette e Proiezioni a luce
polarizzata. Esegue inoltre una performance creativa con una macchina Rank Xerox. Per
l’occasione, edito dalla Rank Xerox, viene pubblicato il volume fuori commercio Bruno
Munari. Xerografia. Documentazione sull’uso creativo delle macchina Rank Xerox. Partecipa
e organizza l’happening contro l’inquinamento del fiume Lambro a S. Angelo Lodigiano
Sagra Fuoco e Schiuma con la partecipazione di oltre 100 artisti.
1971
Partecipa alla mostra Multiples. The First Decade al Philadelphia Museum of Art. Per le
edizioni d’arte Danese di Milano riproduce in 10 esemplari la Macchina Aerea del 1930
distrutta durante uno spostamento. Pubblica i libri Codice Ovvio (Einaudi), Artista e designer
(Laterza) e Da lontano era un’isola (Emme Edizioni).
1973
Mostra personale di Scritture Illeggibili di popoli sconosciuti alla Galleria Sincron di Brescia.
1974
Presenta al pubblico per la prima volta alla Galleria Sincron di Brescia il ciclo di opere Colori
nella Curva di Peano, ispirate al lavoro del famoso matematico italiano.
1980
Realizza con Davide Mosconi e Piero Castiglioni lo spettacolo di luce per l’esecuzione del
Prometeo di Skrjabin al Teatro Comunale di Firenze. Mostra personale Olio su tela alla
Galleria Sincron di Brescia.
1981
Crea per la Galleria Sincron di Brescia strutture aeree appese, realizzate con tubi di
alluminio e cavi di vario colore, denominate Filipesi.
1985
Mostra Da lontano era un’isola al Museo di Storia Naturale di Milano. I sassi, collezionati
dall’autore fin dagli anni ’40, sono i protagonisti di storie e di racconti visivi.
1986
Antologica “Munari dalla a alla zeta. Opere dal 1935 al 1986” alla Galleria Sincron di Brescia.
Partecipa alla mostra “Futurismo & Futurismi” a Palazzo Grassi, Venezia. Sala personale
alla Biennale di Venezia con il ciclo di lavori Olio su tela. Mostra antologica “Bruno Munari
opere dal 1930 al 1986” a Milano a Palazzo Reale. Progetta la grafica ed edita con Aldo
Tanchis il volume antologico “Bruno Munari” per Idea Books e MIT Press.
1988
Mostra antologica “Bruno Munari. Works 1933 – 1988” al museo di Gerusalemme.
1989
Partecipa alla mostra “Arte Italiana – Presenze 1900-1945” a Palazzo Grassi, Venezia.
Mostra antologica al Museo di Sant’Agostino e alla Facoltà di Architettura di Genova dove
viene insignito honoris causa della laurea in architettura.
1990
Espone sul lungomare di Napoli grandi sculture in acciaio corten. Per la Galleria Sincron di
Brescia Munari crea un nuovo ciclo di lavori denominato Alta Tensione, sculture collegate
alle Tensostrutture progettate durante gli anni ’30.
1994
Presenta la serie di lavori intitolati Alberi alla Galleria Corraini di Mantova.
1995
Mostra personale Far Vedere l’Aria al Museum für Gestaltung di Zurigo.
1997
Mostra di 'xerografie originali' Ritratti & autoritratti di amici collezionisti alla Galleria Sincron di
Brescia.
1998
Munari muore a Milano il 29 settembre. Viene sepolto nel Famedio del cimitero
monumentale di Milano.
MOSTRE PERSONALI
1933 [dicembre] Galleria delle 3 Arti, Milano
Mostra dei giovani futuristi. Munari espone per la prima volta le macchine inutili.
1940 [marzo] Oggetti metafisici, Galleria del Milione, Milano
Munari espone: Orologio in primavera, Infanzia di William Beebe, L'isola misteriosa, Monumento a Euclide, Cavalli attraverso la pittura, Fiume d'estate, Metamorfosi di un ventaglio a Menaggio, Addìo, Messaggio in una bottiglia.
presentazione di Salvatore Quasimodo
1944 Dipinti Astratti, Galleria Ciliberti, Milano
1946 Dipinti Astratti, Galleria Bergamini, Milano
1948 [marzo] Galleria Borromini, Milano
Munari espone Macchine inutili, Concavo-convesso e dipinti astratti.
[...] ciascuna ha una sua speciale personalità, un giorno sono vivaci e agitatissime, e il giorno dopo cadono in un incomprensibile letargo [...] Una volta lasciate a se stesse, le macchine inutili si sottraggono al controllo umano acquistando una esistenza autonoma [...]
[Dino Buzzati, 1948]
1948 [dicembre] Regali per Natale, Negozio di Fede Cheti, Milano
Mostra di regali per Natale tra cui sei nuove macchine inutili, fotomontaggi e collage ed altri oggetti.
1949 [5 marzo] Macchine inutili e pitture, Libreria Salto, Milano
La libreria Salto di via Santo Spirito 14 Milano, specializzata in libri d'arte (qui era possibile trovare i volumi della Bauhaus), offre al MAC, diventandone la sede principale, una saletta per una serie di mostre sotto la direzione di Gianni Monnet. Presentazione di Gillo Dorfles, durata della mostra: 15 giorni. Le prime macchine inutili sono dei primi anni '30.
1949 [10 dicembre] I plastici aerei di Munari, Mostra con F. Bianconi, Galleria del Cavallino, Venezia
1950 [11 febbraio] Libri illeggibili, Libreria Salto, Milano
Vengono presentati i Libri Illeggibili (libri senza parole che raccontano storie visive attraverso linee, colori, fogli strappati e fogli trasparenti, fili di cotone o altri inserti) che nascono come pezzi unici o riprodotti in piccole tirature. Tra i libri in visione si distinguono: Primo Libro, 1949; Punto bianco; Giallo nero bianco si e no; Giallo blu rosso contro grigio e nero; Due in uno; Triste storia con qualche momento allegro.
I primi libri vengono realizzati in esemplari unici, il primo ad essere realizzato a mano in venti copie simili è il numero 12 del 1951. Successivamente vengono realizzare edizioni in tiratura limitata, le più famose sono: Libro bianco e rosso del 1953 di Steendrukkerij de Jong; Libro bianco e nero del 1965 dei Grandi Magazzini Isetan di Tokyo; Libro Illeggibile N.Y. N.1 del 1967 per il Moma di New York.
Questi libri illeggibili sono i primi di un nuovo linguaggio che ha strette parentele con il cinema e la musica e, credo, potranno diventare un giorno un genere, così come a fianco della scultura, le macchine inutili. [...] In questi libri illeggibili che Munari ha ideato, non esistono parole ma solo immagini concrete e i personaggi appaiono immediatamente e lottano e giocano tra loro, trasmettendoci una serie di inequivocabili sensazioni.
[Alberto Mondadori, 1950]
1951 [11-24 gennaio] Centro di Studi Grafici, Milano
1951 [novembre] Oggetti trovati, Saletta dell'Elicottero, Bar dell'Annunciata, Milano
Il bar-galleria di via dell'Annunciata, angolo via Fatebenefratelli, progettato da Franco Albini diventa una sede per le mostre del MAC. Munari espone una collezione di oggetti trovati tra cui si ricordano le opere: brandelli di manifesti trovati in Rue Monsieur le Prince, a Parigi, sopra una staccionata di legno, un poco scoloriti dalla pioggia, che anticipa di alcuni anni i primi manifesti strappati del 1955 di Rotella, e rete metallica modellata da una bomba, corrosa dalle intemperie; presentazione di E. N. Rogers il cui ottimo testo Trovare è la conseguenza di cercare viene pubblicato sul bollettino Arte Concreta N.1 assieme alla descrizione degli oggetti scelti da Munari.
Trovare è la conseguenza di cercare. Si dice: chi cerca trova, ma è vero solo per poco. E' vero per coloro che quando cercano qualcosa di fuori ne hanno già una parte dentro di loro. Questo trovare è un ricreare o, almeno, uno scoprire e un confessarsi.
[dalla presentazione]
Nella Saletta dell'Elicottero si inaugura la mostra della Collezione Oggetti Trovati di Munari, che comprende un frammento di albero, un sasso... ecc. Bravo Munari! E così tu e il MAC sotto sotto volete ridurci a critici della spazzatura, eh?...
[Leonardo Borgese, 1951]
1952 [15-28 marzo] Quadri quadrati plastici e nuove macchine inutili, Galleria Bergamini, Milano
Prima mostra personale di Negativi-positivi (il primo negativo-positivo è stato esposto al Salon des Realites Nouvelles di Parigi nel giugno 1951, riprodotto sul catalogo con una breve spiegazione a cura dell'artista). Testo di Franco Passoni pubblicato su Arte Concreta 5.
Con i negativi-positivi Munari lascia libero lo spettatore di scegliere la forma in primo piano da quella di sfondo.
Nei negativi-positivi l'autore cerca di creare anche un interesse estetico dato da sproporzioni quantitative di spazio e colore
[Bruno Munari]
1952 XXVI Biennale di Venezia
Munari presenta una fontana di nuovo genere.
1952 o 1953 L'arte e il caso, Saletta dell'Elicottero, Bar dell'Annunciata, Milano
Vengono esposti prodotti ed oggetti usurati come: fogli utilizzati dai tipografi per il registro dei colori, divenuti per le continue sovrapposizioni di stampa simili a dipinti astratti; teli con macchie di muffa, ruggine o sporco, simili a composizioni pittoriche; manifesti lacerati, spiegazzati, affini alle opere informali.
[Bruno Grossetti, Il mercante dell’Annunciata. Confessioni e memorie, Mazzotta, 1988]
1953 [ottobre] Prime proiezioni dirette, Milano (Studio B24)
Dal febbraio 1953 inizia una collaborazione tra il MAC e lo Studio di Architettura B24 di via Borgonuovo, 24 (Milano) che rende disponibile una sala per le mostre. Munari espone composizioni fatte con la luce, con materiali vari trasparenti semitrasparenti quadri violentemente colorati o a colori delicatissimi, con materie plastiche tagliate strappate bruciate graffiate liquefatte incise polverizzate, con tessuti animali e vegetali con fibre artificiali con soluzioni chimiche e con la collaborazione del figlio. Munari inoltre precisa che non sono fotografie a colori ma proiezioni di materie.
[...] il vivere moderno ci ha dato la musica in dischi, ora ci da la pittura proiettata
[Domus, febbraio 1954]
Data la grande affluenza di pubblico sono state poi ripetute in dicembre nel grande Studio Ponti Fornaroli Rosselli.
1953 Libri illeggibili e collage, Italian Book and Craft, New York
Munari realizza, per la libreria diretta da Fabio Coen, il Libro Illeggibile n.20 in 11 copie fatte a mano. La copia n.8 è nella collezione del Toledo Museum of Art (USA).
1953 [giugno-ottobre] Disegni e libri illustrati per bambini, New York Public Library
1953 [dicembre] Mostra dei giocattoli inventati dai ragazzi, a cura di Bruno Munari, Aldo Buongiovanni, Alberto Noè, Studio B24, Milano
Munari presenta una mostra di giocattoli.
Sono state fatte molte, forse troppe, mostre di disegni e pitture infantili, ma non era ancora stata fatta una mostra di giocattoli inventati e fabbricati dai ragazzi. Esponiamo questi oggetti costruiti con mezzi di fortuna allo scopo di dimostrare ciò che il ragazzo effettivamente vuole per i suoi giochi. Pensiamo che questa mostra, oltre a costituire una curiosità ed a rappresentare un interesse per chi si occupa nei vari campi dei problemi del fanciullo, abbia la virtù di introdurci nelle dolci fantasie di quel mondo infantile gioioso, attivo e disinteressato, dal quale molti di noi sono così lontani.
[presentazione pubblicata sul Bollettino N.18 del MAC]
1954 Proiezioni dirette, Museum of Modern Art, New York
1954 Proiezioni dirette, Studio Leo Lionni, New York
1955 [maggio] Proiezioni dirette, Galleria del Fiore, Milano
La Galleria del Fiore di via Fiori Chiari (Milano) diventa una delle sedi espositive del MAC.
Bruno Munari proietterà le sue recenti composizioni a colori fissi a colori variabili come il giorno e la notte a due fuochi a fuoco continuo.
[dal pieghevole di presentazione della mostra]
1955 [maggio] Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma
Munari presenta nuove Proiezioni dirette.
1955 [maggio] Proiezioni dirette, Galleria Numero, Firenze
1955 [19 ottobre] Two grapich designers: Bruno Munari and Alvin Lustig, Museum of Modern Art, New York
Munari presenta libri illeggibili, un modello di fontana per Venezia, e le Proiezioni dirette.
1955 [3 novembre] Negativi-positivi, Galleria Apollinaire, Milano
In relazione a questa mostra in Documenti d'arte d'oggi 1955/56 (Salto Editore) viene pubblicata una rettifica, inviata per la pubblicazione anche alla rivista parigina Aujourd'hui, relativamente al foglio di presentazione della mostra Le Mouvement organizzata presso la Galleria Denise Rene (aprile 1955, Parigi) in cui Vasarely fa proprie diverse affermazioni teoriche di Bruno Munari.
1955 [11 novembre] Nella Notte Buia, Galleria Montenapoleone, Milano
Presentazione del libro pubblicato da Muggiani.
"Bruno Munari e Pino Muggiani / il primo l'autore e il secondo l'editore / di un nuovo libro per bambini / Vi invitano / alla Galleria Montenapoleone 6a / il giorno undici novembre 1955 / alle ore 18
Vedrete così, per primi / il nuovo libro che si intitola: / Nella notte buia / stampato su vari tipi di carte / con pochissimo testo / e moltissime illustrazioni.
Un libro che comincia dalla copertina / ed ha un primo capitolo tutto nero / dal quale però, attraverso un forellino, / si vede il secondo capitolo tutto trasparente / e in fine un terzo capitolo / con tutte le pagine strappate / pieno di sorprese.
Come avrete capito / il nuovo libro è nato dall'esperienza / dei famosi Libri Illeggibili / di cui ecc. ecc...
Per l'occasione / Munari espone anche dei collages / per decorare le camere dei bambini sensibili /fatti con elementi del libro / di cui si parla alla riga dieci / e qualcosa in più"
1956 Ricostruzioni teoriche di oggetti immaginari, Saletta dell'arte, Libreria S. Babila, Milano
Munari presenta per la prima volta questo ciclo di opere, anche se va ricordato che la prima opera di questo tipo risale al 1955.
Cominciai scherzando nel 1955 a Panarea dove, assieme a mio figlio, inventai un Museo Immaginario delle Isole Eolie. Munari ironizza sul proprio approccio storico-ricostruttivo proponendo nuove invenzioni grafico-visive. Un archeologo ha trovato un osso di un animale antidiluviano sconosciuto. Da quell'osso ha cercato di ricostruire l'animale. Io ho trovato frammenti di residui, di uso incerto e di origine dubbia e ho cercato di ricostruire la cosa secondo un metodo casuale applicando regole aleatorie
[Bruno Munari]
1956 Prime proiezioni a luce polarizzata, Milano (Galleria B24), Tokyo, New York, Stoccolma, Roma, Anversa, Zurigo, Amsterdam
Sono una conseguenza delle proiezioni dirette. Munari trova la tecnica per la luce polarizzata.
I colori della composizione cambiano per tutto l'arco cromatico fino ai rispettivi complementari. Questo effetto si ottiene mediante la rotazione del filtro polarizzante. Inoltre, i colori di queste composizioni, sono colori puri, ricavati dalla scomposizione della luce che li contiene.
[Bruno Munari]
1957 [gennaio] Proiezioni dirette, Galleria Christofle, Parigi
1958 [febbraio] Le cose serie di Bruno Munari, Milano
Studio di Architettura di M. Brunati, S. Mendini, F. Villa.
1958 [giugno] Sculture da viaggio, Galleria Montenapoleone, Milano
Vengono presentate le sculture da viaggio, nascono come pezzi unici o in piccole tirature e sono in cartonicono colorato.
Durante gli anni successivi vengono realizzate con materiali diversi come legno, alluminio, ferro, metallo prezioso, acciaio corten. Nate come oggetto da portare in valigia si sono trasformate in sculture anche di grandi volumi. L'edizione più famosa è quella fatta per la valigeria Valaguzza (Milano) come omaggio pubblicitario in 1500 esemplari. Ricordano in parte gli origami ma ammettono i tagli non consentiti dal metodo giapponese
Queste sculture da viaggio hanno la funzione di creare in una anonima stanza d'albergo o in un ambiente dove si è ospitati un punto di riferimento dove l'occhio trova un legame con il mondo della propria cultura.
Esse fanno parte, assieme alla pittura da proiettare a luce polarizzata, di un nuovo modo dell'arte, che meglio si adatta alla vita d'oggi
[Bruno Munari, dal pieghevole di presentazione della mostra]
1958 [settembre] Oggetti trovati, Galleria Danese, Milano
1959 I fossili del duemila, Galleria Danese, Milano
Vengono presentati al pubblico per la prima volta. Munari ci fa sorridere della veloce obsolescenza della tecnologia senza rinunciare alla cura della composizione formale.
Nel duemila troveranno, immersi nel perspex trasparente, interni di valvole radio ormai obsolete, come gli insetti nell'ambra.
[Bruno Munari]
1959 [dicembre] Proiezioni dirette, Galleria Danese, Milano
1960 [gennaio] Proiezioni a luce polarizzata, The National Museum of Modern Art, Tokyo
A cura del poeta e critico Takiguchi Shizo
1960 [maggio] Proiezioni dirette, The National Museum of Modern Art, Tokyo
Con musica di Toru Takemitsu
1960 Bruno Munari, Centruum voor Hedendaagse Kunstuitingen, Antwerpen
Presentazione di Carlo Belloli e M. Callewaert
1960 Mostra del quadrato, Galleria Danese, Milano
1961 Fiera Campionaria di Milano
Munari realizza due fontane per la Montecatini.
La più grande ha un diametro di 4 metri e 4 dischi rotanti azionati da motori, da un getto d'acqua e dal vento; ciascuno disco ha lastre di vari colori in movimento.
1961 Strutture continue, Galleria Danese, Milano
Viene presentato il multiplo struttura continua: un elemento base composto con quattro quadrati messi in fila e poi piegato ad angolo retto con la possibilità di attacco ai propri simili, studiato per programmare forme continue [...] l'insieme dei moduli può essere considerato come un particolare di un infinito modulato riconoscibile dalla forma base del modulo ma non prevedibile come forma finale.
Le strutture continue di Munari aiutano a leggere le forme continue di vario tipo che troviamo in natura.
1961 Proiezioni a luce polarizzata, Teatro Ruzante, Padova
Evento organizzato con la collaborazione del gruppo enne e dal Centro Cinematografico Universitario.
1962 Ricerche visive, strutture e design di Bruno Munari, La Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze
In catalogo uno scritto di Carlo Ludovico Ragghianti.
1963 Multiplo Ora X, Galleria Danese, Milano
Viene presentato il primo oggetto o multiplo (in 50 esemplari) di arte cinetica programmata nella storia dell'arte. Il manifesto teorico dei multipli viene redatto per la Galleria Sincron nel 1968. Di questa opera in serie esiste una prima versione prototipale del 1945.
Lo progettai come multiplo utilizzando un movimento a molla di sveglia. Al posto dell lancette, due semidischi, uno rosso, uno giallo, trasparenti, si muovevano sul quadrante e formavano altre combinazioni di colori sovrapponendosi al semidisco rosso dei secondi. Non vedevo l'ora di farne un multiplo. Lo fece poi Danese nel 1963.
[Bruno Munari]
1964 Galleria Objet, Zurigo
1965 Tetracono, Galleria Danese, Milano
1965 Primi esperimenti con la Rank Xerox, Milano, Tokio, Vienna, Stoccolma, New York, Roma, Basilea
Le prime xerografie originali sono del 1963. Quando si fa una fotocopia bisogna stare ben attenti a non muovere l'immagine, Munari usa la fotocopiatrice mettendo in movimento motociclette, allungando visi, inserendo materiali trasparenti, retini, texture, ottenendo immagini uniche, irripetibili (Xerografie Originali appunto), sperimentando con la complicità della aleatorietà dei movimenti di chi opera sulla macchina. Ogni xerografia originale non è riproducibile perchè per riprodurla bisognerebbe rifare il procedimento creativo. Molte opere sono nella collezione del Moma di New York.
Con uno strumento nuovo, fatto per riprodurre immagini, si possono invece produrre immagini originali.
1965 Bruno Munari, Isetan, Tokyo
Presentazione di S. Takiguchi. Per l'occasione Munari progetta il Libro illeggibile bianco e nero e una suggestiva fontana a 5 gocce d'acqua che creano un gioco di cerchi di onde intersecanti dentro uno specchio d'acqua calma e dove i minimi rumori sono amplificati da microfoni posti sotto il livello dell'acqua.
1966 Sala personale alla XXXIII Biennale di Venezia
Altrettanto "artista" appare un altro "anti-artista", che invece continua ad essere l'inventore di oggetti ed eventi che, nella loro molteplicità e varietà, non possiamo che considerare altamente estetici: Bruno Munari. La mirabile, fantasmagorica, monastica, ma al tempo stesso ultra-tecnologica, sala di Munari è una lezione di semplicità, purezza e anche di sapienza compositiva di fronte alle altre sale assiepate di opere, sovraccariche di "oggetti appesi alle pareti".
Munari ci ha dato un ambiente dove finalmente si può sostare in pace godendo del gioco semplice ma continuamente variato dei suoi quattro polariscop, ossia di quattro contenitori [...] che attraverso la scomposizione della luce polarizzata assumono forme e colori sempre diversi.
[...]
Munari, dunque - questo inventore di "libri illeggibili", di mobiles, di "macchine inutili", di "negativi-positivi", in un'epoca in cui ancora la pittura si affinava a imbrattare le tele di colori ottocenteschi o espressionisti, ci dà una prova tangibile di quanto più sopra affermavo, e cioè di come sia ormai tempo di bandire il concetto di pittura e scultura considerate oggetti unici ed irrepitibili, e di come nella nostra epoca l'artista debba creare per la fruizione di tutti o di molti, e non più per quella di pochi eletti.
[Gillo Dorfles, in Una estrema celebrazione per l'arte cinetica, Art International n.7 settembre 1966 (oggi in G. Dorfles, Inviato alla Biennale, Libri Scheiwiller, 2010]
1966 [20 settembre - 8 ottobre] Howard Wise Gallery, New York
In mostra Polariscop, Concavo-convesso, Tetracono, Ora X, Strutture continue, Acona-Biconbi, Sfere doppie e 50 disegni sulle Variazioni sul viso.
All'inaugurazione Munari utilizza una macchina Xerox 914 per dimostrare come è possibile realizzare originali usando una macchina fotocopiatrice (xerografie originali).
1966 [4 - 15 ottobre] Design Research, New York
Mostra di oggetti in metallo e plastica.
1966 Libro illeggibile trasparente. Omaggio a Munari, Galleria dell'Obelisco, Roma
Munari presenta un libro illeggibile. Catalogo con testo di F. Menna
1966 [dicembre] Xerografie originali, Polariscop, Oggetti di design, Galleria Modern Art, Napoli
1967 Xerografie Originali, Galleria Danese, Milano
1967 Opere in serie dal 1958 ad oggi, Galleria Vismara, Milano
1967 Galleria Ariete, Milano (*)
1968 Idee di nuove funzioni, Kunstwerbeschule, Basilea
1968 Serendipity 54, Roma
Leggi l'invito
1968 [aprile] Xerografie Originali, Galleria La Colonna, Como
Presentazione di L. Caramel con uno scritto di Bruno Munari
1968 Flexy, Galleria Danese, Milano
L'undici gennaio nasce Flexy, il cui vero nome è modulo flessibile (Gerolamo Cardano è forse un suo lontano congiunto), l'anima d'acciaio di Bruno Munari. Multiplo a tiratura illimitata, modulo flessibile in acciaio per sperimentazioni topologiche. Adatto a bambini ed adulti.
Oggetto flessibile, costruito con sei fili di acciaio inossidabile, per disegnare immediatamente nello spazio a due o tre dimensioni, forme e strutture modificabili a piacere
[dal foglietto illustrativo presente nella confezione]
1968 [novembre] Galleria Sincron, Brescia
In mostra: polariscop, tetracono, sfere doppie, strutture continue, libro illeggibile, flexy, xerografie originali, quadrato a più dimensioni ed. sincron 250 ex.
1968 Galleria l'Incontro, Ostiglia
1968 Galleria A, Parma
1968 [dicembre] Bruno Munari. Nella nebbia di Milano, Milano Libri, Milano
1969 Studio Farnese, Roma
1969 Design in metal and plastic, Design Research, New York
1970 [marzo] Galleria Caprotti, Monza
1970 [marzo] Galleria La Cappella Centro ricerche e sperimentazioni audiovisive, Trieste
Munari presenta proiezioni di diapositive e film.
1970 [maggio] Studio 2B, Bergamo
1970 Abitacolo, Galleria Annunciata, Milano
1970 Analisi del vedere, Sale XV e XXX Biennale di Venezia
Munari presenta Proiezioni dirette 1953 con materie plastiche diverse e Proiezioni a luce polarizzata 1955 con filtro polaroid.
1970 Ricerche visive design, Kunstlerhaus, Graz (Austria)
1970 [novembre] L'arte è un mestiere fatto a regola d'arte, Galleria Sincron, Brescia
1970 Studio UXA, Novara
1970 [ottobre] Negozio Danese, Milano
Negativi-positivi 1951-1970
1970 [ottobre] Negozio Danese, Milano
Presenza degli antenati
1971 [maggio] Salone dell'Annunciata, Milano
1971 [ottobre] Galleria San Fedele, Milano
Grande mostra storica. Catalogo con presentazione di P. Fossati
1971 Arte Italiana, Istituto Italiano di Cultura, Montevideo
1972 Abbazia Vangadizza, Badia Polesine
Grande mostra storica. Nel paese della sua infanzia Bruno Munari viene nominato "cittadino illustre".
1972 Design e ricerche visive, Istituto Italiano di Cultura, Copenhagen e Stoccolma
1972 Galleria della Steccata, Parma
1972 [marzo] Galleria La Chiocciola, Padova
1972 [16 settembre] Galleria del Cavallino, Venezia
Catalogo con testo di E.L. Francalanci
1973 Galleria Nuova Dimensione, Pescara
1973 Galleria Zen , Milano
1973 [febbraio] Scritture illeggibili, Galleria Sincron, Brescia
l'uomo comunica / con i suoi simili / per mezzo dell'alfabeto / o degli ideogrammi / con queste scritte / gli uomini si scambiano i pensieri / ma milioni di persone / non leggono messaggi di pace / scritti in tibetano / popoli sconosciuti / scrivono poesie nelle loro scritture / chi le può leggere? / abituiamoci a conoscere / le scritture dei popoli sconosciuti / scritture sinistrorse destrorse verticali / su pelle su carta su legno su pietra / sui fogli dei computers / popoli sconosciuti / vivono vicino a noi / vogliamo conoscere / i loro pensieri
Le prime realizzazioni di scritture illeggibili di popoli sconosciuti sono del 1947.
1973 Galleria L'Incontro, Ostiglia
1973 [novembre] Galerija Suvremene Umjetnosti, Zagabria
1974 [gennaio] Creatività infantile al momento, Galleria Blu, Milano
Munari coordina un laboratorio per l'educazione visiva e la produzione di immagini per bambini dai 3 a 8 anni. Era una prova del metodo.
1974 [marzo] Bruno Munari: Design, Galleria Studentski Kulturni Centar, Belgrado
1974 [maggio] Curva di Peano, Galleria Sincron, Brescia
Munari presenta per la prima volta al pubblico il ciclo di lavori Curve di Peano. Esistono però due opere anticipatorie del 1968 e del 1969 dal titolo Variazioni tematiche su una Curva di Peano esposte alla Galleria Sincron.
Il famoso matematico Giuseppe Peano (1852-1932) per dimostrare visivamente che possono esistere linee curve senza tangenti, ideò una linea curva simile al filo che forma una maglia, ma così fitta da riempire completamente tutta l'area di un quadrato. Il risultato fu un quadrato tutto nero. Nella delimitazione di confine tra le zone di colore di questa mia composizione, è visibile la linea famosa. La mia proposta, assolutamente superflua alla speculazione matematica, ma curiosa sotto l'aspetto estetico, sta nel porre determinati colori nelle zone delimitate dalla linea.
[dal cartoncino di presentazione della mostra]
1975 [giugno] Galleria Cadaques, Cadaques
Scritture illeggibili di popoli sconosciuti
1975 Galleria A, Parma
1975 [novembre] Galleria Sincron, Brescia
1975 [novembre-dicembre] Studio UXA, Novara
Scritture illeggibili di popoli sconosciuti
1976 Scritture illeggibili di popoli sconosciuti, Galleria mercato del Sale, Milano
Scritto di U. Carrega, Dal Paese di Serendip
1976 Studio UXA, Novara
1976 Centro del Portello, Genova
1976 [novembre] Xerografie a colori, Galleria Sincron, Brescia
Vengono presentate al pubblico per la prima volta le xerografie originali a colori.
La copiatrice a colori moltiplica le possibilità di sperimentazione e quindi anche la realizzazione di nuovi messaggi per la comunicazione visiva. Il procedimento tecnico della copiatrice a colori è uguale al procedimento della copiatrice in nero, solo che invece di avere un unico colore: il toner nero, ha tre toner corrispondenti ai tre colori di base della stampa: il giallo limone, il rosso magenta, il blu cianino.
[da Xerografie originali, Bruno Munari, Bologna 1977, Zanichelli Ed.]
1977 Officina, Trapani (*)
1977 Galleria Il Brandale, Savona
1977 [aprile] Galleria Sincron (con Mario Ballocco), Brescia
1978 Galleria 8 + 1, Mestre
1978 Galleria del Portello, Genova
1978 [ottobre] Bruno Munari: dalle macchine inutili alle strutture articolabili e alle nuove ludopedagogie della comunicazione visiva, Galleria Arte Struktura, Milano
Catalogo Arte Struktura. Presentazione di C. Belloli con uno scritto di Bruno Munari: Funzione del laboratorio "giocare con l'arte" nel museo.
1978 Presenza degli antenati, Galleria Studio F22, Palazzolo sull'Oglio
1979 [giugno] Centro Studio e Archivio della Comunicazione, Salone delle Scuderie in Pilotta, Università di Parma
Mostra antologica. Catalogo con interventi di A. Quintavalle, G. C. Argan, A. Mendini.
1980 [febbraio] Il Chiodo Arte Contemporanea, Mantova
1980 [aprile] Cartella Serigrafica Storica, Galleria Sincron, Brescia
1980 [maggio] Olio su tela, Galleria Sincron, Brescia
Vengono presentate per la prima volta al pubblico: opere concettuali, sperimentali e ironiche allo stesso tempo. Dopo tanti giochini ecco (finalmente!) veri olii su tela. Segni fatti con olii diversi su tele grezze: olio di lino su tela di lino, olio di foca su garza, olio di arachidi su tela di jeans, olio di teak su canapa, mobiloil su tela smeriglio [...]
1980 [ottobre] Olio su tela, Galleria Apollinaire, Milano
1980 Prelibri, Danese, Milano
1980 [novembre] Servizi Culturali Olivetti, Ivrea
1981 Sculture da viaggio, Danese, Milano
Testo di presentazione della mostra
[Archivi Fondazione Vodoz Danese, Milano]
1981 Colombo Interiors, Villanuova sul Clisi (Brescia) (*)
1981 [ottobre] Filipesi, Galleria Sincron, Brescia
Per la prima volta vengono esposti i filipesi assieme ad una serie di disegni preparatori o progettuali.
Dalle macchine inutili appese, la cui forma è modificata dal movimento aereo, si passa a strutture aeree che devono la loro forma principalmente alla forza di gravità. In alluminio anodizzato e fili di cotone di vario colore.
1982 Centro Culturale Magazzino dei Fiori, Genova (*)
1982 Studio AM, Roma
1982 Galleria Nomen, Barcellona
1983 [febbraio] Macchina inutile 1934-83, Galleria Plura
Viene presentata la riedizione in 99 esemplari della macchina inutile del 1934.
1983 [maggio] Prove d'autore, Galleria Sincron, Brescia
Viene presentato un nuovo ciclo di opere denominate prove d'autore: opere uniche realizzate con la tecnica del collage e l'utilizzo di tagli di tessuti di produzione unica, ottenuti con lo sgocciolamento casuale di acidi (tessuti La regola e il caso, produzione Assia, 1981).
1983 Ricostruzioni teoriche di oggetti immaginari, Galleria F.22, Palazzolo (Brescia)
1984 [settembre] Museo de Arte Moderno Fundaciòn Soto, Ciudad Bolivar
Catalogo con interventi di G. Alviani e G. Carnevale
1984 [luglio] Munari Surrealista, Galleria 900, Roma
Settembre 1984 - Settembre 1985
L'anno Munari in Venezuela
Mostra itinerante attraverso i più importanti centri culturali del paese:
- Galerìa Municipal, Puerto la Cruz
- Centro de Bellas Artes, Maracaibo
- Ateneo de Valencia, Valencia
- Casa de la Cultura, Maracay
- Museo de Barquisimeto, Barquisimeto
- Museo de los Niños y Museo de Bellas Artes, Caracas
1984 [ottobre] Mostra e Laboratorio Spazio tattile, Studio d'Arte Nadia Bassanese, Trieste
1984 [novembre] Spazio Tattile, Galleria Corraini, Mantova
1985 Spazio Tattile, La casa oggi, Cesena (*)
1985 Bruno Munari Artista e Designer, Civitanove Marche
1985 Multipli, Galleria Danese, Parigi
1985 [ottobre] Da lontano era un'isola, Museo di Storia Naturale, Milano
1985 [novembre] Realizzazione integrale di tutti i laboratori per l'infanzia, Kodomo no shiro, Tokyo
Munari realizza i laboratori per l'infanzia presso Il Castello dei Bambini a Tokyo: un grattacielo di 13 piani con laboratori di ogni tipo interamente dedicati ai bambini.
Un paese civile decide di occuparsi del futuro del suo popolo: e i bambini sono il futuro. La qualità della vita dipende da come questi bambini sono stati educati. Risolvere i problemi alla base è una delle principali regole della cultura giapponese. Provare per credere, fare per capire. Imparare da tutti.
[Bruno Munari]
1986 [marzo] Munari dalla a alla zeta. Opere dal 1935 al 1986, Galleria Sincron, Brescia
In anticipo rispetto alla grande retrospettiva di Palazzo Reale, una mini-antologica curata nell'allestimento dall'artista stesso.
1986 Olio su tela, sala personale alla XLIII Biennale di Venezia
Esposti:
olio di lino su lino, 1980 160x195
olio di teak su canapa, 1980 330x100
olio di arachidi su jeans, 1980 140x70
olio di piede di bue su batista, 1980 120x75
olio di balena su cotone su lino, 1986 165x110
olio di noce su juta su lino, 1986 140x80
mobiloil su smeriglio su juta, 1986 300x105
tecnica mista su juta, 1986 95x250
olio di lino su lino n.2, 1986 350x160
prove d'autore 1, 1980 oli diversi su tele diverse, 80x80
prove d'autore 2, 1980 oli diversi su tele diverse, 80x80
1986 [novembre] Progetti e Oggetti, Studio UXA, Novara
1986 Negativi-positivi, Galleria F.22, Palazzolo (Brescia) (*)
1986 Negativi-positivi, Accademia dei Concordi, Rovigo
Catalogo con testo di Flaminio Gualdoni
1986 [dicembre] Mostra Antologica Bruno Munari Palazzo Reale, Milano
La città di Milano dedica a Munari 16 sale di Palazzo Reale. Catalogo a cura di M. Meneguzzo, Electa Ed.
Un giorno dell'anno scorso, viene a trovarmi Enrico Baj e mi dice: insomma caro Bruno non è giusto che tu, alla tua età, non abbia ancora un riconoscimento ufficiale in Italia e particolarmente dove vivi e hai sempre lavorato. Io voglio proporre al Comune di Milano di farti una grande mostra di tutto quello che hai fatto finora. [...] Il progetto è stato approvato ed è così che devo all'amico Enrico Baj se oggi la gente può venire a curiosare tra i miei lavori...
[dal catalogo]
1987 [ottobre] Galleria Sincron, Brescia
1987 Galleria Vismara, Milano
1987 Il merlo ha perso il becco, Galleria Danese, Milano
1988 Studio UXA e Comune di Novara
1988 [maggio] Bruno Munari, Galleria Comunale d'Arte Leonardo da Vinci, Cesenatico
Catalogo con scritti di Giorgio Villa e Marco Meneguzzo
1988 Sculture nella città, Cesenatico
1988 Mostra Antologica a Villa Laura, Cernenglos (Udine)
Catalogo della mostra con interventi di Giulio Carlo Argan e Bruno Munari
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1988 [ottobre] Xerografie originali, Galleria Sincron, Brescia
1988 Bruno Munari. Works 1933-1988, Museo di Gerusalemme
1989 Rotori, Galleria Corraini, Mantova
1989 Simultaneità degli opposti, Galleria Corraini, Mantova
1989 [ottobre] Munari scultore, Montichiari (Brescia)
In mostra grandi sculture in acciaio corten derivate dalle sculture da viaggio.
1989 Bruno Munari, Museo Internazionale delle ceramiche, Faenza
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1989 Sculture da viaggio, Galleria Sirrah, Milano
A cura di Giorgio Villa, multipli dei modelli in scala uno a dieci delle sculture di sei metri in acciao corten esposte a Cesenatico.
1989 Università degli Studi, Trento
Munari a Trento, 7/8 marzo 1989, nell'ambito del corso di Museografia, Università degli Studi di Trento. Viene pubblicato un quaderno di materiali di e su Munari.
1989 Palazzo Municipale, Cernusco sul Naviglio (Milano)
1989 [novembre] Mostra Collettiva di Bruno Munari, Museo di Sant'Agostino e Nuova Facoltà di Architettura, Università di Genova
Il 13 dicembre viene conferita a Munari la Laurea Honoris Causa dall'Università degli Studi di Genova. Conferenza Metodologia progettuale e Laboratori per tutte le età.
1990 [febbraio - marzo] Galleria Valente Arte Contemporanea, Finale Ligure (Savona)
Catalogo a cura di A. Veca. Opere: Negativi-positivi, Sculture da viaggio e Curve di Peano.
1990 Giochi e grafica, Castello di Soncino (Cremona)
Catalogo con un racconto di Bruno Munari.
1990 Mostra antologica, Saletta Rossa di Torino
1990 Tema e variazioni, Galleria Atrio, Como
1990 [giugno] Grandi sculture nella città e Disegni e progetti, Studio Morra, Napoli
Installazione sul lungomare di 7 grandi sculture, derivate da quelle da viaggio, realizzate in lastre d'acciaio corten che ossidandosi in superficie acquistano un bel colore bruno.
1990 [ottobre] Tensione e compressione, Galleria Sincron, Brescia
Vengono proposte delle nuove sculture-strutture,per metà organiche per metà programmate, veri esempi di arte povera, segni illeggibili di grande poesia. Accompagnano ciascuna opera brevi citazioni poetiche: Le piante sono i veri abitanti del pianeta, più numerosi, più semplici, più adattabili all'ambiente, noi non potremmo vivere senza le piante. Loro si.
Dal cartoncino della mostra: Due opposti stanno assieme e creano un corpo solido. La tensione si rivela nelle linee rette la compressione nelle forme organiche. Gli elementi organici non si toccano fra loro, gli elementi in tensione collegano il tutto. Natura e geometria. Negativi-positivi a tre dimensioni.
[Bruno Munari]
1991 [marzo] Alta tensione, un nuovo Munari, Galleria Vismara, Milano
In Catalogo vengono pubblicate le opere esposte qualche mese prima alla Galleria Sincron (foto di A. Ballo e G. Furla) ma non riproposte nella mostra milanese, dove invece vengono esposte nuove realizzazioni. Il catalogo presenta un racconto poetico di Bruno Munari firmato a Monte Olimpino (CC, si intente sulla cima della collina) il 11 agosto 1990.
[...] Vicino a Chiasso nel silenzio estivo dei boschi di Cardina sulla cima della collina di Monte Olimpino si possono trovare rami secchi [...] Per lungo tempo li osserverò senza toccarli. Poi proverò a fare qualche accostamento con pezzi di rami dello stesso albero o con pezzi di alberi diversi. Devono poter stare assieme senza toccarsi appoggiandosi ai fili di tensione. I fili saranno bianchi di cotone o lino grezzo niente interventi di colore. L'insieme dei fili in tensione mostrerà la natura geometrica dei rapporti di forza le parti in compressione si comporteranno con molta naturalezza quasi con indifferenza. Nasce così un corpo unico solido formato da due forze opposte dove gli elementi in compressione stanno solidamente assieme senza toccarsi tra loro.
[Bruno Munari]
1991 Strutture continue, Centro Domus, Milano
1991 [aprile] Invece del campanello, Danese, Milano
Nel negozio vengono installate delle porte tutte dotate di un campanello fantasioso con cui battere, picchiettare, suonare.
1991 Bruno Munari Artista e designer, Galleria Corraini, Mantova
1991 Bruno Munari, Centro Polifunzionale G. Arpino, Bra
1991 [ottobre] Personale (con Jiri Kolar), Galleria Sincron, Brescia
1992 [marzo] Galleria Stazionedellarte, Novara
Catalogo a cura di Elena Pontiggia
1992 Filipesi, Galleria Corraini, Mantova
1992 Xerografie originali, Albisola Marina
1992 Galleria Spatia, Bolzano
1992 [dicembre] Alta Tensione, Biblioteca Comunale di S. Ilario d’Enza.
1993 Palazzo della provincia, Sondrio
Conferenza di M. Meneguzzo. Laboratori per bambini con Beba Restelli.
1994 [febbraio] Alberi, Galleria Corraini, Mantova
Munari presenta al pubblico un nuovo ciclo di opere.
Fra gli ideogrammi cinesi e giapponesi c'è un segno che significa albero. L'ideogramma vale per tutti gli alberi. Per l'albero dritto come il cipresso, per quello contorto come la sophora japonica piangente [...]
[Bruno Munari, dalla presentazione]
Queste opere sono definibili come ideogrammi-materici, l'albero diventa segno in una perfetta sintesi tra significato e segno (ideogramma appunto). Le opere in mostra sono datate 1993.
1994 [aprile] Bruno Munari Zone inesplorate
Opere dal 1933 al 1994, Studio UXA, Novara
1994 [ottobre] Adulti e bambini in zone inesplorate, Società Umanitaria, Milano
Mostra antologica. Viene anche organizzata, presente l'artista, una giornata convegno per festeggiare gli 87 anni dell'artista con interventi degli amici e collaboratori.
1994 Variazioni sulle Curve di Peano, Galleria F.22, Palazzolo (Brescia)
1994 Ricostruzioni teoriche di oggetti immaginari, Galleria Peccolo, Livorno
1995 Museum für Gestaltung, Zurigo
Catalogo a cura di C. Lichtenstein, A. W. Haberli, Far vedere l'aria, Zurigo, Verlag Lars Muller.
1995 Mostra di Bruno Munari: inventore, artista, scrittore, designer, architetto, grafico, gioca con i bambini, Palazzo delle esposizioni, Città di Cantù
1995 Segni, scritture, visi, Loft Art Tacchella, Alessandria
1995 100 ore con Bruno Munari, Villa Litta Borromeo Visconti, Lainate (Milano)
Festeggiamento degli 88 anni di Bruno Munari.
1996 Ricostruzione teorica di un artista: Bruno Munari nelle collezioni Vodoz-Danese, Milano
1996 [marzo] Spazio Tattile, MicroBrera Gallery, Milano
Guarda l'invito della mostra
1996 [novembre] Ritratti e autoritratti, Galleria Sincron. Brescia
Vengono presentati autoritratti e ritratti di amici collezionisti, oltre che della moglie Dilma, realizzati con la tecnica della xerocopia originale. Sono esposte anche alcune prove di realizzazione. Molti ritratti sono pubblicati sul libro fuori commercio Amici della sincron, Galleria Sincron, 1991
1996 Opere 1930-1995, Galleria Fumagalli, Bergamo
Catalogo a cura di Marco Meneguzzo
1996 [dicembre/ Gennaio] Bruno Munari. 1996/1997 BRUNO MUNARI
Mostra Antologica e Giocare con l'Arte dal 14/12/1996 al 07/01/1997 Mostra collettiva, Galleria Gagliardi, San Giminiano
Giocare con l'Arte: esposizione di opere inventate e realizzate dai ragazzi delle scuole di San Gimignano.
1997 Bruno Munari, Valente Arte Contemporanea, Finale Ligure (Savona)
1997 Bruno Munari Instalace, Museo d'Arte Moderna Galleria Klatovy, Klenova (Repubblica Ceca)
Per l'occasione viene realizzata nuovamente la Fontana per cinque gocce d'acqua
1997 Bruno Munari Instalace, Dum Umeni (Kunsthalle), Brno (Repubblica Ceca)
1997 [febbraio] Mostra Laboratorio, Scuderie del Castello di Miramare, Trieste
1997 [ottobre] Primo Omaggio a Bruno Munari, Galleria Sincron. Brescia
1998 Bruno Munari Instalace, Palazzo Koniarek, Museo d'Arte Moderna, Trnava (Repubblica Slovacca)
1998 Bruno Munari, Galeria Stara, Lubin, Polonia
Catalogo e mostra a cura di G. Alviani e J. Barczynska
1998 [maggio] Macchine inutili, Negativi positivi, Studio D'Arte Contemporanea Dabbeni, Lugano (Ch)
1998 [maggio-giugno] Mostra collettiva di Bruno Munari, Civica galleria d'Arte Moderna, Comune di Gallarate (Varese)
1998 Bruno Munari, Giardino di Palazzo Cisterna, Torino
Catalogo della mostra con un saggio di A. Mistrangelo
1999 Bruno Munari, Salone del Mobile di Milano
1999 Il Metodo dell’invenzione, Museo d’Arte della Provincia, Nuoro
1999 Bruno Munari. Guardiamoci negli occhi, Fondazione Ferreo, Alba (Cuneo)
2001 Prime idee, Centro Arte Contemporanea, Cavalese (Trento)
2002 Bruno Munari. Playful Master of Nonsens. Design from Italy, Seoul Arts Center, Seoul
2003 Tra fantasia e metodo, Centro Arte Contemporanea, Cavalese (Trento)
2003 Bruno Munari, Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles
2004 Bruno Munari, Istituto Italiano di Cultura, San Francisco
2004 Tinguely e Munari. Opere in azione, Centro Arte Moderna e Contemporanea CAMeC, La Spezia
2007 Munari Archeologo, Museo Archeologico, Bologna
2007 Bruno Munari, Rotonda della Besana, Milano
2007 Bruno Munari: da cosa nasce cosa, Itabashi Art Museum, Tokyo
2007 Bruno Munari: da cosa nasce cosa, The Museum of Modern Art, Shiga (Giappone)
2007 Bruno Munari: da cosa nasce cosa, Kariya City (Giappone)
2007 Bruno Munari. 70 anni di libri, Centro Luigi Pecci, Prato
2007 Munari, Galleria del Design e dell’Arredamento, Cantù
2008 Bruno Munari: il disegno, il design, Salone delle Scuderie in Pilotta, Parma
2008 Fantasia Esatta. I colori della luce di Bruno Munari, Paggeria Arte, Sassuolo (Modena)
2008 Bruno Munari, Museo dell’Ara Pacis, Roma
2009 Les livres de Bruno Munari, Bibliothèque des Arts Décoratifs, Paris
2012 Bruno Munari. My Futurist Past, Estorick Collection of Italian Modern Art, London
2012 Pensare confonde le idee, Galleria dell’Incisione, Brescia
2014 Munari politecnico, Museo del 900, Milano
2017 Bruno Munari. Artista totale, Museo Ettore Fico, Torino
2017 Munari Aria | Terra, Fondazione Palazzo Pretorio, Cittadella (Padova)
2018 Bruno Munari. Creatore di forme, Galleria 10 A.M. Art, Milano
Mostra antologica by BRUNO MUNARI opere e giocare con l'arte
San Gimignano
Dal 14/12/1996 al 07/01/1997
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