Giulio Rigoni espone in Galleria Gagliardi dal 2024.
Giulio Rigoni è un artista autodidatta che ha imparato uno stile molto personale che lo rende facilmente riconoscibile. I suoi dipinti raffinati e intimi, con la loro moderna assumono antiche tradizioni, hanno da tempo attirato l'attenzione nel mondo del collezionismo privato. Ha esposto a livello internazionale, anche alla Biennale di Dakar, e a Boston, Parigi e più recentemente Londra.
Rigoni ci trasporta in un mondo bidimensionale dove l'apparente immobilità di volti, giardini, labirinti, castelli e torri assumono l'ordinata sobrietà della pittura tardo medievale, e dove piani prospettici si aprono, come la Wunderkammer, su incredibili vedute fiabesche. L'allegoria è un tema ricorrente nelle creazioni artistiche di Rigoni. Dal caleidoscopio di un'immaginaria età dell'oro emergono i suoi personaggi e le sue architetture, che instaurano una conversazione silenziosa con lo spettatore. Allo stesso tempo, c'è sempre una dimensione giocosa nel lavoro dell'artista che, combinata con l'influenza dell'arte tardo-gotica e un occhio meticoloso per i dettagli, aggiunge l'aria di incanto.
La tecnica di Rigoni in genere coinvolge la pittura ad olio e la foglia d'oro sul legno anche se nel tempo, ha ampliato la sua ricerca per includere nuovi materiali come carta, ottone e tessuto.
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Nella ricerca di equilibrio tra estetica classica e modo di concepire le forme in chiave contemporanea, la sua arte si carica di immagini irreali, spesso incantate, sospese in atmosfere che ci suggeriscono tempi lontani, mitici, lasciando allo spettatore il compito di decodificarne il senso secondo una interpretazione personale. La sua arte si rivolge allo spettatore affinché goda della bellezza dell’opera e ne percepisca le atmosfere o il sentimento, in un moto sorridente ed ispirato, senza necessariamente decodificarne il linguaggio.
Dal punto di vista tecnico, pur sperimentando l’utilizzo di diversi materiali come carta, ottone e tessuto, la sua cifra è quella della pittura ad olio su legno spesso impreziosita dalla foglia d’oro.
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Il lavoro di Giulio Rigoni ci trasporta in uno spazio tempo mitico costituito da bidimensionalità che diventano scenografie.
L’apparente immobilità dei volti, delle scene epiche e dei giardini alla francese, sempre sottilmente asimmetrici, muove dalla sobrietà spiritualistica e ordinata della pittura tardo-medioevale. I piani prospettici si aprono, come wunderkammer, su stupefacenti scorci fiabeschi.
La luce è chiara e definita: l’universo cromatico pre-sintetico si fonda sul calore dei colori primari. Mentre le oscurità sono dense e riposanti, mistiche quando si vestono d’oro. L’artista usa un linguaggio pittorico codificato fatto di eleganza ed equilibrio attraverso il quale traspare, come un universo sbirciato dal buco di una serratura, un serbatoio immaginifico ricco di personaggi fenomenali.
L’allegoria è il tema ricorrente di un disegno che racconta storie. I personaggi e gli oggetti senzienti, usciti tutti dal caleidoscopio di un’età dell’oro immaginaria, stabiliscono una conversazione silente.
Nuvole, navi, torri e animali fantastici ci appaiono intenti in un minuetto semi-serio dove alla rappresentazione naturalistica si preferisce un’idealizzazione platonica. Lo spazio volutamente statico ma spaesante invita l’osservatore a slittare verso una dimensione alta ed interiore. In questo mondo di Oz, c’è chi stringe una nuvola come una spugna.
C’è lo spazio intimo di un minuzioso dettaglio ma anche quello onirico di un cavallo quasi chagalliano.
C’è una natura morta dai risvolti mitologici ma anche una dimensione fanciullesca e piacevolmente ludica. L’artista si rivolge al fruitore affinché goda della bellezza dell’opera e ne percepisca le atmosfere o il sentimento, in un moto sorridente ed ispirato, senza necessariamente decodificarne il linguaggio.
Giada Saint Amour di Chanaz
MOSTRE PERSONALI
2023 VonBuren Contemporary Rome
2023 Ceravento Art Area Pescara
2022 VonBuren Contemporary Rome
2021 Jonathan Cooper Gallery London
2019 Galleria La Telaccia Turin
2018 Città Oniriche, Satura Art Gallery, Genova
2017 Rome, rêve et réalité, Pavè d’Orsay, Paris
2015 Meraviglie, Mamaart Gallery, Rome
2015 Contemporary Renaissance #2, Giudecca 795 Art Gallery, Venice
2014 Segnali sul Lago, 50 e Più ONG, Lago Maggiore
2014 Contemporary Renaissance, Giudecca 795 Art Gallery, Venice
2014 Dakart 2014, Dakar Biennale, Dakar
2013 Art@Hilton, Giudecca 795 Art Gallery, Venice
2013 Té con l’artista, Roma&Roma, Rome
2013 Le Nozze, Opera Unica Gallery, Rome
2011 Room for Surprise, Stephen Score Art Gallery, Boston
SELEZIONE MOSTRE COLLETTIVE
2023 ArtHotel Milano
2022 Inventarium Barcellona
2021 Art Hotel Rome/Paris
2020 Città Invisibili Florence
2019 Le ruban blanc -Noi Paris Paris
2019 Mama seeds Berlin
2018 Il Nastro Bianco, Testaccio Spazio Espositivo, Roma
2017 Io sono qui! Macro, Roma
2017 Aleph Rome Hotel, Roma
2017 Quintessenza, Palazzo Costanzi, Trieste
2016 Oscar Wilde, RvB Arts, Rome
2016 BIAS Biennale Arte Sacra, Palermo
2016 Oltre i Libri, Biblioteca Angelica, Rome
2015 Alice in Wonderland, RvB Arts, Rome
2015 CIBO, Emporio Liberarti, Trieste
2015 SpaziOfficina, Castello, Capalbio
2013 Oh, make me a mask!, Emporio Liberarti, Trieste
2012 Lineas, Don Chisciotte Gallery, Rome