Lorenzo Giandotti

Opere

Artista Lorenzo Giandotti

Lorenzo Giandotti ha esposto in Galleria Gagliardi dal 2006 al 2008.

.. La pittura di Giandotti è la pittura del silenzio,un silenzio che porta alla contemplazione delle cose della vita,dove si gusta la loro l'essenzialità,si entra nella materia e se ne conosce la loro natura; egli riesce a ridurre tutto questo in colore,in finzione per imitare una verità e tentare di raggiungerla. Una abilità tecnica che riesce a cogliere vibrazioni cromatiche della pietra, dell'intonaco,del legno,del vetro su cui il tempo ha lasciato i suoi segni, e tutto questo con cromie spesso monocrome.Vi è nei suoi dipinti un rapporto con il vissuto,con la realtà intesa prevalentemente sul piano interiore degli affetti e delle emozioni,una memoria culturale dove si ritrovano soggetti che il tempo passato ci ha lasciato. Una pittura metafisica,un'ambiguità narrativa dove porte e finestre quasi sempre socchiuse o semiaperte alludono ad una presenza umana,mai descritta, solo evocata; si ha l'impressione che qualcuno abbia abbandonato la scena o che stia per raggiungerla suggerendo un senso di suspance sottile e inquietante.Un'abilità nel rendere visibile il vissuto di porte aperte,chiuse, carezzate,respinte, sbattute, sporcate,scalfite dall'uomo con cui ne hanno condiviso la vita. Ciascuna di queste porte,aperte o chiuse,racconta le ansie,i timori,le tragedie,gli amori,le delusioni di chi le ha attraversate. Sempre in solitudine,dove sono assenti gli uomini, ma presente il loro passaggio. Porte e finestre di vecchie strade secondarie,dimenticate nel cuore della città vecchia,porte e finestre che non riescono più ad essere in sintonia con la vita frenetica che scorre attorno,con una urbanizzazione anonima, diventando esse stesse una archeologia dei sentimenti in una società che sembra non riuscire più a soffermarsi,a ridere o piangere. Testo tratto da: Come le bottiglie di Morandi Viaggio intorno alla pittura di Lorenzo Giandotti di Francesco Gurrieri Lorenzo Giandotti opere recenti 2004 Accademia delle Arti e del Disegno Firenze

Personale di Lorenzo Giandotti, artista fiorentino nato nel 1935. Ancora vive dove è nato, nel viale Petrarca, ancora frequenta il quartiere di San Frediano, anche se ormai tutto è cambiato. Amico del figlio del professor Guerrini, negli anni dell'adolescenza frequenta assiduamente la casa del professore che gli insegna a guardare, a disegnare, a dipingere. Comincia anche ad uscire con il professore per una passeggiata, un divertimento e così ricorda Giandotti  parlano di tante cose, di tanti problemi, di cose piacevoli e di programmi di lavoro; così si crea una solida osmosi tra maestro e discepolo. Vengono poi gli anni di lavoro alla Cantagalli (fino al 1958), la famosa fabbrica di maioliche sulla via Senese, e delle assidue visite allo studio di Arnaldo Miniati, a villa Albertina, in via Dante da Castiglione. Dal 1962  anno in cui termina il suo periodo più bohemien al 1972, Giandotti vive una delle esperienze forse più importanti della sua vita: va dieci anni a bottega' dal Ponziani, nel bellissimo spazio quattrocentesco di via Santo Spirito. Troppo sarebbe dover descrivere tutta la ricchezza di questi anni, ricorda ancora Giandotti nel catalogo che accompagnava la mostra del 1984 alla Galleria Michaud: il rapporto con i più anziani pittori, le richieste di assurdi committenti o di astuti antiquari, la trasformazione talvolta repellente dell'energia emotiva in energia fiscale che tiene conto dei tempi di produzione' etc. Ma proprio in quello spazio e in quella condizionante situazione, il rapporto con le cose diventa lentamente un'esperienza tattile come quella dei bambini col mondo della realtà circostante: l'unico modo per appropriarsi delle cose. Oggi Giandotti ha studio' nella Casa d'Annalena, di fronte all'ingresso del Giardino di Boboli, e da lì escono le sue opere: gli olii e le acqueforti che reclamano una cultura che non è più.