Valeria Patrizi

Opere

Artista Valeria Patrizi

Valeria Patrizi espone in Galleria Gagliardi dal 2020.

Valeria Patrizi nasce inn Italia nel 1979. Nel 1999 si specializza in decorazione pittorica presso l’Istituto d’Arte “I.S.A. Roma2” e nel 2004 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Roma(cattedra di Pittura Nunzio Solendo),dopo aver frequentato per 6 mesi la“Facultad de Bellas Artes de Granada”(Spagna).Diplomata in Restauro pittorico presso la Scuola di Restauro San Giacomo del Comune di Roma Inizia il suo percorso artistico studiando le tecniche pittoriche e la forma attraverso il disegno e lo studio dell’anatomia. Dopo un lungo periodo di studio della pittura accademica se ne distacca indirizzandosi verso una nuova dimensione pittorica più essenziale e originale; nelle sue grandi tele, spesso esposte senza telai come fossero grandi arazzi, utilizza caffè, thè e bitume cercando l’equilibrio della forma attraverso linee e macchie. In costante ricerca di una nuova e simbolica idea della figura umana si sofferma sull'immagine della donna; la sola in cui può perdersi e ritrovarsi.

Mostre collettive

2018 Arte Genova. Fiera d'arte contemporanea. Per Gall'Art.
2018 Amanei. Salina (Messina) in collaborazione con GalleriaParione 9.                                                                                         2017 Vernice Arte fair, Forlì 2016 Collettiva Premio Nardi, Galleria Nardi, Roma
2016 “Exit voto” Galleria Parione, Roma
2015 "Sald-out Mostra del piccolo formato” Evasioni art Studio, Roma 2015 “Vernice art fair” Fiera d’arte di Forlì.Forlì
2014 “BeFreeFromViolence” La Pelanda Museo Macro Testaccio, Roma
2014 “Sinthomo” Centro Culturale Elsa Morante in collaborazione con Zètema, Roma
2014 “Sinthomo” Centro Culturale Gabriella Ferri in collaborazione con Zètema, Roma
2014 “Sinthomo” Centro Culturale Aldo Fabrizi in collaborazione con Zètema, Roma
2013 “S.P.Q.R Opere di piccolo formato” Collezione Saman, Roma
2013 “Azione Sentimentale” Mondrian Suite Art Gallery
2013 “Giuseppe Verdi ForEver” Teatro dell’opera, Roma
2013 “XXL il massimo dell’arte” Centro Culturale Gabriella Ferri, Roma 
2013 “XXL il massimo dell’arte” Collezione Saman, Roma
2013 “Cento sfumature di grigio” Collezione Saman, Roma
2013 “Artisti in permanenza” Collezione Saman, Roma
2013 “345 teatro da gustare” Teatro degli audaci, Roma
2012 “Natarte” Galleria Vittoria, Roma
2012 “Premio Fiorenza Sorbelli” Mondrian Suite ArtGallery, Roma
2012 "Le donne l'arte oggi 2" Spazio Massenzio Arte, Roma
2012 “Immagina ArteFiera”, ReggioEmilia
2011" Le donne l'arte oggi" Spazio Massenzio Arte, Roma
2008 "De Industria", Fermignano (PU)
2007 "Femminile Plurale" Alphaville cineclub, galleria Grazie Prego  
2006 "ItaliaUcraina rassegna Arte Contemporanea, Museo della Fanteria, Roma
2006 "Donne Internazionali Opere d'Arte" Casa Internazionale della donna, Roma
2005 "Artisti al chiostro" Chiostro dei S.s. Apostoli, Roma
2005 "Mostra d'arte del piccolo formato" Stamperia del Tevere, Roma 
2003 “Collettiva per la Notte Bianca", Accademia Belle Arti, Roma. 
2002 “Collettiva cattedra di pittura Andrea Volo, Accademia Belle Arti, Roma.

Mostre personali

2018 “Plenitudo” Museo Diocesano Caltagirone. (Catania)
2017 “ Una stanza tutta per sé” Galleria Nardi Arte, Roma
2017 “The Giantess” Galleria Liberarte, Roma
2016 “Souvenir” Galleria Amanei, Salina (Messina) in collaborazione con la Galleria Parione 9 di Roma  
2016 “Message in a Bottle”, Not your Dolls, Roma
2015 “Les Madeleines”, Studio Concept, Roma
2014 “La prima cena” Lanificio 159, Roma
2014 “La prima cena” Mondrian Suite Art Gallery, Roma
2013 “Due” Mondrian Suite ArtGallery, Roma 
2013 “Due” Fonderia delle Arti, Roma 
2011 "Placenta", Palladium, Roma
2010 "Scacco Matto" Caffè Fandango, Roma
2007 "Il Vaso di Pand’ora", Galleria Utopia di Francisco Cordoba, Roma
2007 "Il Vaso di Pand’ora" per NUfactory, Boscolo Borromini Hotel, Roma 
2007 "La Que Sabe" Galleria D’Arte De’ Serpenti, Roma.
2006 "Immagin’aria Alice e Me", Villaggio Globale, Roma.
2003 "Di Parole Di Lune Di Rosso", Caffè Bohemien, Roma.

ATTIMI.

Su di una tela di puro cotone precedentemente preparata dalla stessa artista, Valeria Patrizi con mano sicura, delinea il volto e il corpo delle figure femminili, i colori usati, tenui e delicati, sono ricavati da caffè, carbone, china, pigmenti e grafite sciolti in acqua.

I volti dolci e fieri, disegnati con matita, hanno negli occhi la vivacità attenta che risponde allo sguardo dell’osservatore; i contorni delle figure, sottilmente disegnati con matita su una tela costellata di gocce di colore, delineano le figure, il colore dei vestiti, seppur decisi, sfumano assorbiti nel tessuto dando a questi un senso di vaporosità.

Le tele così semplici ed essenziali riportano alla mente i “Kakemono” (la cosa appesa) dipinto o calligrafato dell’Asia orientale su cui con segno veloce e deciso erano dipinti ideogrammi, draghi e tigri, piante, fiori, figure antropomorfe e paesaggi con cui il pittore comunicava l’armonia della natura, della vita e dell’universo.

Ed ecco che di fronte alle opere di Patrizi ci si pone con la stessa calma interiore, cercando di entrare in contatto con queste presenze e pronti ad accogliere l’invito ad entrare nel loro mondo.

Sedute o in piedi, in uno spazio vuoto, non è dato sapere dove vivono le Donne di Valeria, abbiamo pochi elementi per conoscerle, da un libro, un uccello, un gatto, un piccolo animale oppure circondate da piante o cesti di frutta, da questi pochi indizi capiamo cosa amano.

 Alcune invece, sole, si fanno guardare quasi con un leggero senso di provocazione.  

Il loro mondo è la tela in cui vivono, esse sono cristallizzate in un “frame” in cui si coglie un attimo della loro vita, l’attimo in cui esse si soffermano a pensare, riflettere, ricordare oppure, a volte pudiche e sorprese del nostro osservare, guardano con sorpresa chi le osserva.

Lo spettatore coglie questa astrazione, questo distacco intimo dalla realtà che circonda queste figure femminili, esse vivono l’attimo, quel preciso istante in cui si perdono nei loro pensieri segreti, l’attenzione viene attratta dal loro sguardo che guarda ma non vede: è questa la fascinazione delle opere di Patrizi, le sentiamo vicine, fragili e forti nello stesso tempo; eppure le Donne di Valeria ci restituiscono un senso di pace e, come solo il mondo femminile sa fare, ci affascina, con uno sguardo indecifrabile, misterioso ed enigmatico.

Isabella Del Guerra, 2022