Contributi

IL TEMPO CHE CI VUOLE., ALESSANDRO TOFANELLI
Isabella Del Guerra

IL TEMPO CHE CI VUOLE.

IL TEMPO CHE CI VUOLE.
 
Alessandro Tofanelli è un artista eclettico: pittore, fotografo, regista di film e documentari sulla natura, ma vive la propria arte con grande semplicità, arte che coinvolge sia l’uomo che l’artista in una simbiosi perfetta. Per lui il “senso della vita”, della propria e della vita in generale, è riconducibile al legame con la propria terra fatta di uomini che ancora raccontano storie e di storie che parlano di uomini ed è da qui, da questa linfa vitale, che la sua vita artistica si alimenta.
Da sempre è immerso nella natura, una natura amica: lui la vive, la respira, la fa sua, la interpreta dandogli voce e la dipinge trasformandola in poesia: questo è ciò che Tofanelli ci dona.
L’universo pittorico che l’Artista rappresenta non è un mondo immaginario, ma al tempo stesso lo è: è un tempo che fu, quando i boschi erano incontaminati, quando i casolari erano abitati da famiglie numerose e non divisi in appartamenti spacciate per case di campagna, quando l’aria era pulita e il territorio curato; in un’area di provincia, un po’ defilata, dove gli uomini appartenevano alla terra vivendo con il ritmo delle stagioni ed essa li ricompensava con i suoi frutti.
Per Tofanelli ogni dipinto diventa un mondo a sé, una realtà al confine con il sogno, un eden in cui la vita è semplice e scandita dal ritmo lento di gesti quotidiani. L’artista ci invita a passeggiare dentro le sue opere, a scomparire dietro un casolare, dentro una casa, in un orto, a perderci in un pioppeto, ascoltando il suono del vento che ne agita le foglie. Grazie agli oggetti di uso quotidiano possiamo percepire la presenza dell’Uomo che, nonostante non venga mai rappresentato, ne raccontano la vita e la storia: tutto intorno c’è pace. Ogni opera dell’artista è come un autoritratto interiore, quello vero, di un pittore riservato che trasmette nei suoi dipinti la propria storia personale, la storia della sua terra e del proprio amore per la natura. E’ anche la storia di un uomo da sempre abituato, come artista poliedrico, a percepire e trasmettere magie che ci toccano il cuore: immagini reali di quell’oggi che racchiude l’incanto lieve delle foreste di pioppi, delle lagune e dei canali. Le baracche dei pescatori, le barche abbandonate circondate da arbusti, le case silenziose, sembrano appartenere a un tempo che non è tempo.
 
Tofanelli e il tempo che non è tempo: il tempo non trascorre, perché è il tempo che ci vuole…
 
…per aspettare un’alba o un tramonto, per aspettare un airone, per aspettare che la pioggia passi, che la nuvola si ritiri e lasci spazio al sole e, in quell’attimo, quella visione scintillante è colta e resa visibile attraverso i colori e il tratto minuzioso, dove ogni filo d’erba, ogni foglia, ogni oggetto è, sì, riprodotto dal pennello, ma dettato dalla grande sensibilità dell’Artista. Questo è il tempo che ci vuole, che si fa paziente attesa, per cogliere quell’istante irripetibile e dimenticare questa nostra umanità frenetica e corrotta, carnefice e allo stesso tempo vittima della vendetta di una natura oltraggiata, colpita, martoriata e annullata: Tofanelli lancia il messaggio di rispetto, deferenza e devozione che si deve a questo mondo che ci ospita e che vive da molto più tempo di noi.
Un Artista che poi, però, ci può ancora sorprendere, dandoci la possibilità di entrare in una dimensione surreale, spiazzante e ironica dove tutto è nuovamente possibile proprio perché genuinamente desiderabile: in fondo è il tempo che ci vuole, quello che basta per la condivisione di un’amicizia, il senso comune della convivenza, lo stare insieme e l’aiutarsi vicendevolmente: ritrovarsi, perché siamo noi, siamo comunità, ed è questa la nostra forza.
I luoghi dove tutto questo può accadere sono senza dubbio le sue isole che sorgono dal lago come piccoli microcosmi, piccole case con un lembo di terra attorno, dove la vita si svolge in un’ora incerta e non riconoscibile: può essere prima dell’alba o subito dopo il tramonto, dove sono posteggiati piccoli motocarri, biciclette, seggiole e scale, testimoni di una vita vissuta. Con una barca, sopra un lago silenzioso illuminato soltanto da uno spicchio di luna, incontriamo un’isola su cui coesistono una pompa di benzina insieme a una bottega di frutta e verdura o un’isola dove, in quel piccolissimo cinemino all’aperto illuminato dalla fievole luce di una vecchia lampada, ci possiamo ritrovare insieme per guardare un film. 
In questa mostra personale Tofanelli ripropone i paesaggi a lui cari ma mai uguali, tutti capaci di incantare e suscitare uno struggente senso di serenità, pace e poesia: ognuno di questi ci stimola a trovare la nostra storia, ad immaginarcene una differente, inconsueta e insolita, ci sprona ad usare la fantasia, a far rivivere i ricordi.
Attraverso i suoi lavori Tofanelli ci dice che il senso della vita è vivere bene con se stessi, con gli altri, con la natura e in armonia con essa.
Il senso della vita è forse “ricerca del bello”, “ricerca della verità”, “ricerca di se stessi”?, forse tutte e tre le cose insieme; nei suoi dipinti queste si ritrovano in un unico messaggio: l’Amore in senso ampio per la verità, per la vita in tutte le sue forme. Come Uomo e come Artista, questo è Alessandro Tofanelli…
 
 
Isabella Del Guerra, 2019
 
 
Galleria Gagliardi-2019: solo exhibition by Alessandro Tofanelli "Il tempo che ci vuole." curated by Stefano Gagliardi