Contributi

OMNIS ARS IMITATIO NATURAE EST, ANNALU
Isabella Del Guerra

OMNIS ARS IMITATIO NATURAE EST

Gli aggettivi: elegante, bello, sublime, poetico sono quasi scomparsi dai testi critici che commentano e illustrano le opere di Arte contemporanea, forse perché non sono più consoni alle opere prodotte?, forse se ne è perso il senso?
Ci sono però, ancora alcuni Artisti che, con grande volontà, elaborano, sviluppano, cercano strade diverse o  inesplorate e, attraverso l'approfondimento culturale, rendono vitale e dinamica l'Arte; Artisti che si impegnano con determinazione perchè la propria creatività possa ancora sorprendere e meravigliare: una di queste è Annalù. Il progetto artistico di Annalù esce da tutti i canoni della proposta odierna, fa propria una pratica scultorea innovativa con materiali di normale attualità e, trasformando una indagine intellettuale in creazione artistica, ci incanta fondendo bellezza e poesia. L'Incanto, forse, è il giusto aggettivo per le opere di Annalù e ritornando indietro nel tempo, e cercando l'etimologia della parola, questa calza perfettamente con i suoi lavori; nel mondo arcaico tra canto-poesia-parola e magia-rituale-azione non c'era una netta distinzione, le opere di Annalù invece riescono a raccogliere tutte queste definizioni con tutti gli attuali significati: le sculture di Annalù sono Canti che offrono lode alla Bellezza. 
La Bellezza incanta quando attrae lo spettatore dentro visioni rituali e allo stesso tempo lo guida nello svelamento del suo mistero. Annalù la scultrice, la poetessa, la narratrice, la visionaria, entra ed esce dal mondo dei sogni e, con razionalità, professionalità e grande abilità, rende reale ciò che reale non potrebbe essere. Fa propria la Natura, la elabora, ne coglie il senso profondo del silenzio che è proprio della meditazione sapendo però, e accettando questo con umiltà, che niente può paragonarsi alla Sua perfezione.
Tutta l'opera di Annalù nasce da un'attenta osservazione della natura, e nello sforzo d'imitarne l'incanto, ne sintetizza il più grande mistero: la forza del mutamento nelle infinite sfumature del divenire. In Lei gli elementi, quando cambiano, sembrano portare con se la memoria di ciò che sono stati e, come in natura, la memoria genetica di ciò che saranno. Quando crea, sembra affrontare l'opera dentro le condizioni silenti di un rituale che si rinnova: ogni qualvolta la conoscenza, o meglio la propria coscienza, si dilata anche per lei le eterne leggi del mutamento diventano processo di magiche consapevolezze. Molto è stato detto su i suoi lavori, dando rilievo ai materiali usati, all'idea dell'acqua alla quale molte sue sculture riportano o alla trasparenza del ghiaccio che si ritrova nelle foglie cristalline e cristallizzate di sue certe sculture, alla danza leggera ed infinita di farfalle simbolo della rinascita e del tramite tra terreno e Divino. Annalù crea e racconta la propria meraviglia:ci racconta il desiderio di leggerezza, di un improbabile salto nell'acqua che inevitabilmente sembra però appartenere al cielo, (opera doppio salto nel blu),racconta di farfalle che si trasformano in fiori,racconta l'acqua che si manifesta in grappoli di foglie percorse da luce e trasparenze,racconta della corteccia che diventa papiro,inventa libri che hanno pagine di acqua dove nulla si può scrivere ma dove tutto è già scritto: l’origine della nostra vita, essenza principale di tutto il nostro divenire. Ma Annalù fa di più, la sua è una ricerca è un progetto che, iniziato 20 anni fa, porta avanti con caparbietà, perché alla bellezza, al sublime, alla poesia non c'è mai fine. 

Galleria Gagliardi - 2013: mostra personale "OMNIS ARS IMITATIO NATURAE EST" di Annalù, a cura di Isabella Del Guerra e Stefano Gagliardi