Comunicato Stampa

L'incanto dell'Essere. Materia e/e' Luce di STEFANIA ORRU'
a cura di Alessandra Frosini Palazzo Medici-Riccardi
dal 09/07/2014 al 29/07/2014

2014 - Galleria Gagliardi, Firenze

MUSEO PALAZZO MEDICI RICCARDI FIRENZE
"L'incanto dell'Essere. Materia e/è Luce."
a cura di Alessandra Frosini

Mostra organizzata da
Galleria Gagliardi

Con il patrocinio di:
Provincia di Firenze
Unione di Comuni Fiesole-Vaglia

In collaborazione con:
Art'ù - Fonderia artistica
Romana Rocchino - Organizzazione mostre
Centro di Teatro Internazionale

"Stefania Orrù è un’artista che interpreta il contemporaneo attraverso il suo autentico mondo esistenziale e poetico, senza snaturarsi: in lei il concetto diventa materia e le opere trattengono e rimandano la luce dell’idea. Nelle sue opere c’è una profonda eco di estetiche vissute che arrivano ad annullare e dunque a sospendere l’idea di tempo, sovrapponendo trascorso e presente.”

“...Il limpido classicismo dei soggetti, delle figure, dei volti rarefatti, dei profili, l’attenzione per il corpo che sottende rispetto e considerazione per l’individuo che si staglia in uno spazio immateriale ma reso palpabile da trasparenze e profondità materiche: i volti che ad un primo sguardo richiamavano la fissità dell’icona di matrice bizantina si sciolgono per mostrare la profondità effimera delle sensazioni, delle emozioni, dei senti- menti, coscienze che si palesano attraverso la pittura. L’equilibrio misurato e preciso delle composizioni si nutre anche dell’ombra che si mescola e si oppone ad una luce che si crea dal diafano, che viene dal profondo delle cose, che ne esprime l’infinita potenza. La realtà fenomenica è sempre in parte oscura e indecifrabile e perciò destinata a mescolare inevitabilmente ombra e luce, luce interiore, nucleo interno ed invisibile delle cose, eidos -essenza attraverso cui l’Essere si mostra.”

“...Effetti realizzati grazie ad una sperimentazione elaborata e maturata attraverso la scelta di una tecnica mista che unisce affresco, tempera grassa ed encausto, per creare sovrapposizioni e velature impossibili altrimenti.”
“...La luce e il buio, intesi come luoghi psichici, come mondi attraversati e attraversabili dall’essere, sono colti attraverso giochi chiaroscurali portati all’estremo, dove i profili delle figure, i drappi, le mani, al tempo stesso forme reali e simboliche, si manifestano come chiavi di lettura che testimoniano l’essere stesso, intriso di contraddizioni, di territori oscuri e luminosi.”
“...Siamo noi davanti a noi stessi, uguali e sempre diversi, di fronte ad uno specchio che è anche ponte, punto di passaggio e collegamento fra il manifesto e il recondito.”
“....di fronte all’arte l’altrove è sempre contenuto nel qui.”

Tratto da testo critico di Alessandra Frosini