Comunicato Stampa

LA VOCE DELLA TERRA di CARLOS CARLE'
Testo critico 2 di Isabella Del Guerra
dal 21/02/2004 al 14/03/2004

2004 - Galleria Gagliardi, San Gimignano

Ci sono attimi in cui bisogna fermarsi, saper ascoltare, sentire la voce del cuore;

ci sono attimi che bisogna saper riconoscere, attimi preziosi in cui le sensazioni si impadroniscono dell'essere e riempiono il cuore, attimi in cui dobbiamo escludere la voce della mente, il rumore del mondo;

ascoltare.

Non guardo le opere di Carlos con gli occhi della ragione, mi piace toccarle come mi piace accarezzare la corteccia di un vecchio albero; ascolto.

La voce della Terra;

attraverso le sue opere, Carlos Carlè, permette ad essa di comunicare.

Di fronte a queste sculture dalle forme primordiali e dalla presenza austera e fiera, mi lascio trasportare dall'emozione ed entro in contatto con la Terra, con i suoi colori.

Aridi deserti, laghi profondi, polle d'acqua alpina, cortecce di alberi secolari, i colori terribili delle foreste bruciate, le asperità della roccia, eruzioni di vulcani, zolle aspre in campi arsi.

Queste opere fatte di argilla, acqua e fuoco, parlano di loro stesse, ci attirano a se invitandoci a penetrare nella loro anima.

Sono sculture che hanno ferite aperte, lacerazioni profonde, come la Terra, ma non si sente un grido di dolore, non c'è sofferenza.

In esse si avverte il fremito di una vita interiore, di linfa vitale, di dinamismo.

Opere, seppur segnate, cercano la libertà di un proprio spazio, di una vita propria.

Opere di così intensa poesia, che mi emozionano profondamente.

Isabella Del Guerra