Comunicato Stampa

SEGNI REMOTI di POMPEO PIANEZZOLA
Presentazione di Isabella Del Guerra
dal 22/09/2001 al 07/10/2001

2001 - Galleria Gagliardi, San Gimignano

Pompeo Pianezzola

Nasce a Nove nel 1925, frequenta la locale Scuola d'Arte e successivamente l'accademia di Belle Arti di Venezia.

Vive e lavora in Italia.

Isabella Del Guerra

Pompeo Pianezzola nasce a Nove, frequenta la locale Scuola d'Arte e successivamente l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Insegna alI'Istituto d'Arte di Nove dal 1945 al 1977 assumendone la direzione negli anni 1963-1968. Nel 1949 all'interno della fabbrica Barettoni, dove lavora come decoratore fin dal 1939, inaugura il suo studio di pittore, allora pittore figurativo ma negli anni successivi orientato verso forme astratto-geometriche. Negli anni Cinquanta Conosce A. Martini, C. Scarpa, B. Saetti, Gio Pònti, M, De Luigi, E. Scanavino e comincia a partecipare a varie mostre di grafica, di pittura, di ceramica, in Italia e all'estero. E' del 1953 la serie di Gabbie e transenne con uccelli e il pannello Lavoro per la Banca Popolare di Marostica con sede a Nove. Nello stesso anno è invitato dall'Associazione degli Artisti delle Arti figurative alla XXIII a Mostra d'Arte presso la Basilica Palladiana di Vicenza. Nel 1957 apre un suo laboratorio in via Molini e con la collaborazione di Antonio Lucietti, produce oggetti in piccola serie, pannelli e piastrèlle fatti e decorati a mano. In quegli anni frequentano il suo laboratorio M. De Luigi, R. Manzi, B. Saetti, Ico e Isa Parisi, M. De Biasi e altri artisti. Nel suo paese natale organizza con il Gruppo Amici di Nove le prime esposizioni di ceramica moderna con la realizzazione di lastre di piatti a rilievo. Espone a Milano all'Angelicum e alla Galleria Totti. La rivista Domus presenta più volte il suo lavoro. Negli Sessanta-Settanta partecipa a molte mostre tra cui, la prima Esposizione Internazionale d'Arte di Faenza con Cinque scudi neri, vincendo nel 1963 il Premio Faenza. Per un breve periodo abbandona la ceramica interessandosi ad altri materiali come metalli, plexiglass, vetro. Nel 1974 partecipa al II Simposio Internazionale della ceramica Bassano-Nove. Nel 1975 la pagina Appunti segna l'inizio di una nuova forma di espressione molto più libera della precedente legata a schemi geometrici e tesa a valorizzare la terraglia che più di ogni altro impasto ha segnato la storia della produzione novese. Sono di questo periodo le opere con aggiunta di elementi metallici come rame e ottone. Con Pagine bianche in terraglia partecipa nel 1978 alla prima rassegna del gruppo " Scultori Ceramisti Veneti" e inizia una più approfondita ricerca sui vari materiali ceramici. " Presenze '78" a Palazzo Bonaguro quindi nel 1980 a Palazzo Agostinelli, con lo stesso gruppo, disegna il logo Ceramica '80. Nel 1980 personale a Vicenza e nel 1981 partecipa a Milano alla mostra " Il materiale dell'arte ", presentato in catalogo da L. Magagnato. Da qui seguiranno una serie di personali in Svizzera, Germania, Olanda, Giappone. Proprio in Giappone il suo lavoro viene accolto con attenzione nelle varie esposizioni di Osaka, Kyoto, Tokyo, presentato dai critici Satonaka e Inui. Ha allestito più di sessanta mostre personali. Vive e lavora a Nove (VI).

MOSTRE PERSONALI E COLLETIVE


1949-1951-1960-1973- TRIENNALE DI MILANO
1950-1952-1954-1962- BIENNALE DI VENEZIA
DAL 1953 AL 2000 MOSTRE PERSONALI E COLLETIVE IN TUTTO IL MONDO

OPERE NEI PRINCIPALI MUSEI PUBBLICI


Museo Internazionale della ceramica di Faenza-Victoria and Albert museum di Londra- Museo Arianna di Ginevra-Museo Aichi Giappone-Museo Bellerive Zurigo-Hetjens Museum Dusseldorf-Landesmuseum Stoccarda-Taipei Fine Arts Museum Taipei-Kunstgewerbemuseum Berlino-Museum de la ceramica Barcellona-Collezione Hoechst Francoforte-Museo nazionale d'arte moderna di Kyoto Giappone-Collezione Freudenberg Weinheim-Collezione Tiemann di Amburgo-The Sigaraki Museum Sigaraki- Fondazione Bevilacqua La Masa-Museum of Modern Ceramic Art Gifu-Collezione Contin Thiene-Frans Hals Museum Harlem-Museo civico di Bassano del Grappa-Keramion Frenchen-Collezione Nievergelt Zurigo